Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

giovedì 21 agosto 2008

Ricicliamo?

Supermercati e grandi centri commerciali il nuovo business di Cosa Nostra. Basta dare un’occhiata alle ultimi indagini antimafia della Dia, come ad esempio per il caso delle catene alimentari sparse in tutta la Sicilia e legate a doppio filo al superboss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro tramite Giuseppe Grigoli. E a Partinico cosa succede? Lo stesso Grigoli aveva aperto un supermercato Despar a Partinico gestito da Salvatore Cassarà poi costretto ad andarsene dal paese con tutta la famiglia dopo aver denunciato le richieste di estorsione da parte della mafia locale.
Guarda caso negli ultimi tre anni in città sono sorti un grande centro commerciale e tre supermercati di medio-grandi dimensioni nonostante l’andamento dell’economia locale segna sempre una notevole crisi di consumi. Un trend in controtendenza rispetto alla generale crisi denunciata da un po’ tutti i settori. Questa vitalità in ambito alimentare e commerciale in genere è stata notata anche dal Comune: “Abbiamo anche altre richieste per avviare ulteriori attività di questo tipo”, afferma l’assessore alle attività produttive Vito D’Amico. Attorno all’esponenziale crescita delle catene di supermercati in città ci vuole vedere chiaro la sezione dei Giovani Comunisti che ha promosso uno studio per il censimento delle attività commerciali in paese: “La nostra paura più grande – si legge in una nota - è quella che alcuni dei proprietari degli esercizi commerciali più grossi che stanno nascendo siano soltanto dei prestanome di personaggi mafiosi così come emerso dalle ultime inchieste antimafia in Sicilia”.
Michele Giuliano
(articolo tratto dal Giornale di Sicilia del 19/08/2008)

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