Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

giovedì 11 dicembre 2008

L'ACQUA è UN BENE, NON UNA MERCE

Malgrado la scarsa partecipazione della cittadinanza partinicese, il convegno organizzato dal nostro partito in occasione della presentazione del libro "L'acqua non ha prezzo - il caso Palermo" è stato davvero interessante e ricco di numerosi spunti di riflessione. Faccio i miei complimenti agli autori del volume (acquistabile a soli 7 euro, 5 per i giovani), non solo per la meticolosità con cui il libro è stato redatto, ma soprattutto per gli istruttivi interventi che, per dirla in poche parole, ci hanno fatto conoscere quella oscura verità che si nasconde sotto il velame degli slogan ultra-positivi di politici, società e aziende a favore della privatizzazione dell'acqua. Vi pongo solamente alcune riflessioni che mi hanno maggiormente colpito e chissà se riuscirò a colpire la vostra curiosità a tal punto da far venire in voi la voglia di comperare il libro e finanziare così anche il comitato Liberacqua, nato nel 2005, dalla forza di liberi cittadini al di là di schieramenti partitici e associazioni già esistenti. Siamo comunque onorati di aver avuto occasione di ricevere proprio noi di Rifondazione Comunista questi graditi ospiti, che sentiamo nostri amici e compagni di lotta. Ugualmente contenti saremmo stati se qualcuno avesse deciso di dar loro voce.
SPUNTI:
1) Dai dati ISTAT (quindi oggettivi) si evince come la concessione dei sistemi idrici pubblici in mano ai privati comporti un MINORE EFFICIENZA ed invece un AUMENTO DELLE TARIFFE.
2) Diverse nazioni, tra le quali ultimamente la Francia, sono ritornate nuovamente al sistema di distribuzione dell’acqua PUBBLICO, dopo una prima fase deludente di privatizzazione.
3) Documentata in modo esaustivo è la vicenda alquanto scandalosa che ha portato all’affidamento del servizio idrico nella zona di Palermo (vedasi commissario ad acta Dott. Mazzola).
E questi sono solo alcune delle riflessioni che si possono derivare dalla partecipazione a questo convegno. Per la fortuna dei non presenti, il compagno Giacomo Minore provvederà a breve a mettere online tutto il convegno che abbiamo opportunamente ripreso (in particolare, è probabile che abbiate la possibilità di sentire anche da file separati i diversi interventi).
QUESTIONE PARTINICESE

Non si è parlato soltanto della questione palermitana tuttavia. Il prof. Toti Costanzo, solido pilastro del nostro circolo, ha messo in luce ai presenti la posizione del nostro partito dinanzi alla questione idrica che in questi giorni è tornata alla ribalta. L’amministrazione comunale, appoggiata dalla propria maggioranza in consiglio ha infatti deciso di riscuotere 4 anni di canone idrico (2004, 2005, 2006, 2008) in soli 3 anni (36 rate se non erro). Per di più, a giorni le chiavi dell’acquedotto partinicese saranno affidate all’ente Acque Potabili Siciliane, di cui avrete sentito parlare a proposito della messa in funzione dei pozzi in c/da Reale, presentata nelle interviste dal sindaco Lo Biundo quasi come un regalo proveniente da Palermo (dove si recava quotidianamente)... vedrete nel 2009 che regalo ci farà invece proprio l’APS con le sue bollette,anche per recuperare i soldi investiti (e non regalati) nei pozzi attivati quest’estate! Dicevo appunto che l’impianto sarà privatizzato e le tariffe per acqua a metro buco che l’APS applica già in altri luoghi non sono certamente economiche.
In sintesi (poi se ne riparlerà più approfonditamente nei prossimi giorni), le proposte di Rifondazione Comunista sono:
1) applicare una rateizzazione in 72 rate (anziché 36) come prevede una legge del 2008; 2) il nuovo gestore (l’APS) dovrà riformulare il contratto con ogni famiglia in base al servizio che si richiederà;
3) l’installazione dei contatori: è illegittimo pagare il canone idrico in modo forfettario (per di più con cifre maggiori del dovuto, come dimostra la sentenza del giudice di pace da noi interpellato a proposito delle bollette del 99, e non in base al reale consumo.
Ci batteremo fortemente per questi punti, che a rigor di logica dovrebbero esser condivisi da tutti i cittadini partinicesi.
Gianluca Ricupati

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