Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

domenica 11 gennaio 2009

Fermiamo il massacro di Gaza

Ecco il testo del volantino distribuito ieri sera in piazza Duomo a Partinico.
Dal 27 dicembre Gaza è martoriata dalle bombe dell’aviazione israeliana.
È una tragedia di proporzioni enormi: in quel fazzoletto di terra vivono oltre 1,5 milioni di persone: stipate in una città senza vie di fuga, coi valichi alle frontiere chiuse, sotto embargo di medicinali, cibo, carburante, acqua.
Dopo 14 giorni di bombardamenti incessanti ed azioni militari di terra, il bilancio è drammatico: 780 morti, di cui 220 bambini e 3.500 feriti.
Questo massacro di civili inermi viola ogni principio del diritto internazionale e calpesta ogni speranza di pace, in una terra già segnata da anni di conflitti. Chiediamo la fine dell’aggressione israeliana e l’immediata cessazione di ogni ostilità. E chiediamo che il governo italiano, di cui denunciamo l’inettitudine diplomatica ed il sostegno all’azione militare, si faccia portatore di questa richiesta.
Questa guerra è contro tutti i palestinesi e la prima vittima è il processo di pace.
La comunità internazionale, compresa l’Unione Europea, hanno grandi responsabilità per la crisi umanitaria a Gaza causata dal continuo assedio, e per l’aver ignorato la costituzione di un sistema di apartheid nella Cisgiordania mentre gli Stati Uniti perpetuano la loro politica di complicità con Israele. La comunità internazionale ha la responsabilità del silenzio e dell’inerzia di fronte ai crimini di guerra e alle violazioni del diritto internazionale ed umanitario che avvengono ogni giorno a Gaza.
Non ci sarà mai pace finché si costringerà il popolo palestinese a vivere in ghetti, subire vessazioni continue, finché non si permetterà la nascita di uno stato palestinese.
L’occupazione militare del territorio palestinese deve finire. L’assedio di Gaza, che causa una tragedia umana tanto grande, deve essere revocato.
Una pace giusta può nascere solo da una conferenza internazionale sotto l’egida dell’Onu, non di arbitri parziali come gli Stati Uniti, o di conferenze come quella di Annapolis, a cui non sono seguite che vuote dichiarazioni. L’obiettivo di tale conferenza deve essere la fine dell’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza, la rimozione del Muro e degli insediamenti, il rispetto delle risoluzioni internazionali, inclusa la 194, e la nascita di uno stato palestinese nei confini del ‘67, con Gerusalemme Est come capitale, che possa vivere in pace accanto a quello di Israele.
Questo obiettivo sarà possibile solo se verrà fermata questa nuova ed insensata guerra, se si porrà fine all’aggressione. Ed è su questo obiettivo che Rifondazione Comunista è impegnata.
BASTA CON L’OCCUPAZIONE ISRAELIANA!
DUE STATI PER DUE POPOLI!

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