Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

domenica 11 gennaio 2009

SABATO 17 GENNAIO : MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI SOLIDARIETA' AL POPOLO PALESTINESE

E’ stata convocata nella capitale per sabato 17 gennaio da una larghissima coalizione di associazioni e forze politiche una manifestazione nazionale di solidarietà con il popolo palestinese massacrato a Gaza dalle forze armate israeliane. Dopo la prima giornata di mobilitazione nazionale che ha già visto le piazze di quindici città italiane riempirsi di manifestanti a sostegno dei palestinesi lo scorso sabato 3 gennaio, la rete di associazioni attiva da anni per la Palestina ha deciso di passare ad un appuntamento centrale nella capitale politica del paese per far pesare l’indignazione verso il massacro a cui sono sottoposti i palestinesi a Gaza e la condanna della politica filo-israeliana adottata dal governo e –con poche eccezioni - dalla “politica” italiana.
Ridotti all’osso ma determinati gli obiettivi della manifestazione nazionale del 17 gennaio: “Fermare il massacro dei palestinesi a Gaza; basta con l’impunità per il terrorismo di stato israeliano; rompere ogni complicità politica, diplomatica, militare ed economica tra Italia e Israele; denuncia di una informazione che uccide le coscienze così le bomBe uccidono le persone”.
Alla manifestazione partecipano sia le associazioni storiche della solidarietà con i palestinesi (dal Forum Palestina alle associazioni di amicizia con la Palestina di Firenze, Cagliari, Bologna, Viareggio), i coordinamenti Free Palestine di Torino, Napoli e di Pisa, i sindacati di base RdB/CUB e Cobas, i centri sociali ma ci saranno anche le comunità degli immigrati, siano esse musulmane o no, e gruppi di cristiani di base. Tra le forze politiche PRC, PdCI, Rete dei Comunisti, Sinistra Critica, PCL.
Per domenica 11 gennaio a Firenze è previsto un incontro nazionale per decidere i dettagli del corteo.
Info: stopmassacrogaza@libero.it

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao... mi chiamo Rihab... sono italo-algerina e mio marito è egiziano, mio padre è italiano... mi sento un'apolide, anche se conosco a fondo la mia cultura, sia araba che italiana... esco sempre velata e non me ne vergogno, malgrado svariati tentativi da parte della gente di farmi sentire un'aliena, ma la cosa più importante è che, anche sotto gli occhi stupiti di alcuni, mi sento libera... libera di rispettare la mia religione e il mio Dio, spero sarò anche libera, il prossimo sabato, di manifestare, con tutta Italia, in favore di una parte del mio cuore, il popolo palestinese! FERMIAMO QUESTO MASSACRO!!