Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

martedì 14 dicembre 2010

Ci aggreghiamo all’appello lanciato dal procuratore Ingroia: “Denunciate, basta solo un pizzico di coraggio”

L'operazione antimafia di ieri, denominata “Addiopizzo 5”, che a Palermo ha smantellato il mandamento guidato dai boss Salvatore Lo Piccolo e dal figlio Sandro, portando all’arresto di 63 persone, è l’esempio lampante che la lotta all’estorsione dipende principalmente dalla volontà dei commercianti e degli imprenditori, nonché dalla società civile tutta.
Infatti, secondo quanto detto dal procuratore Francesco Messineo, imprenditori e commercianti, seppure non autonomamente, hanno ammesso di avere subito le pressioni del racket contribuendo alle indagini. Altrettanto importante è stato il ruolo svolto dalle associazioni anti-racket nell'avvicinamento delle vittime alle istituzioni.
Il pizzo e l’omertà, conseguenze dell’oppressione mafiosa, uccidono il lavoro, l’uomo e lo sviluppo di tutta la comunità.

Denunciare è un primo atto per un cambiamento individuale e soprattutto culturale, nonché la possibilità di uno slancio economico sano e collettivo.
Ci aggreghiamo all'appello lanciato dal procuratore antimafia Antonio Ingroia, agli imprenditori e ai commercianti che, soprattutto nel periodo natalizio sono tartassati dal racket delle estorsioni: denunciate, basta solo un pizzico di coraggio.
Per dimostrare la nostra vicinanza ai commercianti e agli imprenditori locali, sabato 11 dicembre abbiamo distribuito dei volantini contro la mafia e il pizzo tra i negozi del centro storico di Partinico. E' fondamentale liberarci da questo sistema perverso che per altro è nocivo  nei confronti di tutti i lavoratori, commercianti e imprenditori costretti a pagare una vera e propria tassa su quegli esigui guadagni già compromessi dalla crisi, così come recidere ogni collegamento tra mafia e politica.

Partinico 14/12/2010
Giovani Comunisti/e - Partito della Rifondazione Comunista
circolo “Peppino Impastato” di Partinico

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