Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

mercoledì 18 maggio 2011

LA GIOVANE ITALIA SI AUTOMORTIFICA - Risposta ad un altro vuoto e ridicolo comunicato contro i Giovani Comunisti

“La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire.” (George. Orwell.) Affermazione condivisibile, ma se inserita in certi contesti se ne perde il senso e la veridicità. Infatti ci chiediamo, qual è questa verità di cui i giovani italioti si fanno portatori e per cui si sentono criticati perchè, secondo loro, è una verità scomoda? Di cosa stiamo parlando?
Purtroppo visto che nessuna problematica politica (ricordiamo che le giovanili di partito dovrebbero occuparsi di questo!) viene messa in luce nè nel volantino distribuito nelle scuole né nel comunicato stampa mandato all'emittente TeleJato, ci risulta difficile trovare motivi per rispondere. Ma siccome ci piace ridere, e in questo riconosciamo un ruolo fondamentale della Giovane Italia, che ci allieta le giornate con le sue BARZELLETTE SPACCIATE PER MILITANZA POLITICA, rispondiamo con piacere.

burattini del potere non avendo a disposizione argomenti utili per rispondere al nostro comunicato, tramite il quale ricordavamo loro che se la scuola va a pezzi è colpa dello scempio messo in atto dal loro governo, oltre ad esternare le loro singolari conoscenze ornitologiche, si sono dichiarati vittime dell’informazione rossa, si sono sentiti minacciati dalla presenza di un certo professor Radio Aut, hanno scioccamente blaterato di sovversivismo e citato addirittura George Orwell, dimostrando palesemente di non averne colto il significato, altrimenti non si capirebbe il perché della loro replica infantile e fuori da ogni logica… insomma tutto fa brodo!!!

Anche se hanno cambiato ghost writer i giovani italioti mostrano la stessa confusione di sempre;amano i voli pindarici, amano saltare di palo in frasca ammucchiando cose che fra loro non “c’appizzano” niente; il loro comunicato sembra il deposito di un rigattiere dove nobili concetti, un tempo lucidi e attuali, sono diventati ferri vecchi e inutilizzabili; se è così che nasce la classe pensante di domani, stiamo freschi. Notiamo con piacere però che i giovani italioti pescano a piene mani nel lessico che è stato e, probabilmente, sarà patrimonio della sinistra di questo paese; insomma cercano di scimmiottare, anche nel linguaggio, proprio quei centri sociali che tanto avversano (e di cui niente sanno visto che il loro sguardo e pensiero sono concentrati ed appannati dalle veline delle televisioni del loro Duce Nano); che vuol dire tutto questo? Vuol dire che questi nostri coetanei soffrono di un complesso terribile: non hanno riferimenti culturali degni di questo nome e questo li fa soffrire come bestie!

Ma i giovani italioti hanno anche un altro problema: quello di sentirsi utili a qualcosa o a qualcuno e quindi, di volta in volta, hanno bisogno di crearsi un “nemico” politico, in questo caso i prof di sinistra o i Giovani Comunisti; certo nel loro delirio scrivono il contrario, ma nessuno in questa città ha cognizione della loro pre-esistenza rispetto ai giovani comunisti e, cosa ancor più importante, nessuno ha notizia di una loro presenza politica, sociale, sindacale, culturale e chi più ne ha più ne metta, di una qualche rilevanza! Pertanto, a parte qualche volantinaggio con parole d’ordine trite e ritrite, I GIOVANI ITALIOTI BRILLANO PER L'INUTILITÁ DEL LORO PESO POLITICO.

Si sono sentiti accusati di essere asserviti ad un padrone, che dicono di non conoscere. Forse stanno già pensando di scaricare, come da nostra previsione, la casa berlusconiana e di accasarsi in un altro contenitore politico, bravi ed esperti come sono nella transumanza prima della tempesta? Avranno capito che Silvio ha le orge contate?
Lo lanciamo anche noi un consiglio alla Giovane Italia: anzichè perder tempo con iniziative pseudo- rivoluzionarie dovrebbero riflettere sulla loro identità, dato che la giovanile berlusconiana a Partinico può contare dalle neo reclute nazi-shit, ai vecchi raccoglitori di molliche, ex MPA ed ex UDC, insomma un vero e proprio ibrido belante, e dovrebbero pensare al ruolo politico che vorrebbero avere.

Giovani Comunisti/e Partinico

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