Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

mercoledì 23 novembre 2011

DOVEROSE LE DIMISSIONI DEL CONS. DI TRAPANI, RAGGIUNTO DA UN AVVISO DI GARANZIA PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA

Gli arrestati dell'ultima operazione antimafia
Apprendiamo con soddisfazione l’esito dell’ennesima operazione antimafia, che ha portato in carcere altri 3 appartenenti al clan di Partinico, oltre al già detenuto Giovanni Vitale.
Con sgomento e sdegno leggiamo dell’avviso di garanzia per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa inviato dalla Procura al consigliere comunale Pietro Di Trapani accusato di aver intrattenuto rapporti con esponenti mafiosi, in particolare componenti del clan Vitale.
Alcune riflessioni sono d’obbligo:
-          Ancora una volta, è stata dimostrata la centralità e la vitalità del clan dei Vitale-Fardazza nel territorio di Partinico, nonostante la famiglia sia stata pesantemente colpita da provvedimenti carcerari. Sintomo del fatto che nella nostra città è stato costruito un fitto tessuto di favoreggiamento che prova a resistere agli attacchi dello Stato e della magistratura;
-          Colpisce profondamente la giovane età degli arrestati, dai 21 ai 29 anni, emblema della rigenerazione che la mafia sta approntando attraverso nuove leve e della malleabilità di alcuni componenti delle nuove generazioni alle offerte di Cosa Nostra;
-          Emerge dall’inchiesta il ruolo che anche a Partinico hanno pizzo, estorsioni e sistemi di favoreggiamento nell’opprimere gli imprenditori onesti del territorio e frenare lo sviluppo di tutto il paese. Ritorna in mente l’operazione antimafia effettuata nel dicembre del 2010 che aveva smascherato un sistema di monopolio nella fornitura del cemento a favore di una ditta del territorio, instauratasi tramite supporti mafiosi;
-          E’ sconvolgente come, ancora nel 2011, si possa ipotizzare un forte condizionamento della mafia sulla politica locale per cui chiediamo alla Magistratura che accerti con urgenza l'eventuale esistenza e l'estensione di questo preoccupante fenomeno non nuovo nella nostra realtà.
Qualora non l'abbia ancora fatto, invitiamo il consigliere Di Trapani a presentare le dimissioni dalla carica che ricopre per potersi difendere da queste gravi accuse ed eliminare ogni dubbio di un possibile e persistente alone mafioso che possa gravare su questo Consiglio, in modo da ridare ad esso quella credibilità che negli ultimi tempi ha ridotto notevolmente, e anche per altre ragioni, i propri margini di dignità.

Partinico  23/11/2011

Partito della Rifondazione Comunista
Circolo “Peppino Impastato” - Partinico

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