Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

lunedì 25 giugno 2012

ASSEMBLEA PUBBLICA SULL'ACCORDO TRA GIUNTA LO BIUNDO E DISTILLERIA BERTOLINO

ASSEMBLEA PUBBLICA SULL'ACCORDO
TRA GIUNTA LO BIUNDO E DISTILLERIA BERTOLINO


Sabato 30 giugno


ore 17.30
Atrio Palazzo dei Carmelitani
Corso dei Mille 252
Partinico

venerdì 22 giugno 2012

Volantino distribuito durante il consiglio comunale di Partinico


mercoledì 20 giugno 2012

Partinico verso una nuova industria Bertolino. Incontro "Biomasse: prospettive e rischi"‏


La convenzione tra Comune di Partinico e gruppo Bertolino, se approvata dal consiglio comunale, sancirà non una delocalizzazione, ma la nascita di un nuovo mega impianto industriale, di cui non si conosce bene la natura, ma che avrà a che fare con le biomasse.
Per questo, il consiglio intercomunale sulle problematiche ambientali organizza:
"BIOMASSE: PROSPETTIVE E RISCHI"
Mercoledi 20 giugno
ore 17
Palazzo dei Carmelitani (Sala Piano Terra)
Ne parliamo con:
-         Beno Biundo, vicepresidente della federazione delle coop. agricole

lunedì 18 giugno 2012

(TJ) PATTO TRA BERTOLINO E LO BIUNDO PER UN NUOVO MEGA IMPIANTO INDUSTRIALE

PATTO TRA BERTOLINO E LO BIUNDO PER UN NUOVO MEGA IMPIANTO INDUSTRIALE

domenica 17 giugno 2012

Volantino: IL PATTO TRA BERTOLINO E LO BIUNDO


giovedì 14 giugno 2012

Considerazioni del comitato sulle problematiche ambientali e della Legambiente a proposito di convenzione Comune-Bertolino


Consiglio intercomunale sulle problematiche ambientali

La convenzione firmata tra il Comune di Partinico e la Distilleria Bertolino è inaccettabile ed è un vero e proprio assegno in bianco nei confronti di un gruppo industriale che ha devastato nei decenni passati la nostra cittadina.

Dietro le apparenze di una presunta delocalizzazione sta un’operazione edilizia e speculativa di parecchi milioni di euro e la costruzione di un nuovo impianto che nulla avrà a che vedere con l’attuale industria di Viale dei Platani e che avrà conseguenze ambientali forse anche peggiori di cui nessuno conosce la natura e gli eventuali effetti sul nostro ambiente.

Le premesse alle valutazioni che il “consiglio intercomunale sulle problematiche ambientali” vuole esprimere sono due:
1.     Nessuno può essere contrario ad una vera delocalizzazione di un’industria che la cittadinanza combatte da decenni, ma chi parla adesso di “delocalizzazione” mente sapendo di mentire –trattandosi al più di dismissione di impianto – con la speranza di ingannare la popolazione che ovviamente, come noi, sarebbe soddisfatta nel non vedere più la distilleria Bertolino dentro il centro abitato, non conoscendo però i veri retroscena degli accordi e il futuro di questo gruppo industriale sempre all’interno del territorio di Partinico.
2.     L’improvviso interesse del gruppo “Bertolino”  - che mai si è resa disponibile al trasferimento dal 1997, cioè dall’approvazione del PRG che destinava in contrada Sant’Anna un’area apposita per delocalizzare la distilleria – a trattare con il Comune di Partinico trova le sue motivazioni più profonde nella fine dei processi di distillazione del vino, da cui l’industria ha tratto enormi vantaggi economici, prevista dalla Comunità Europea nel regolamento n. 479 del 2008. Per la titolare dell’industria, la distillazione non sarà più un’attività redditizia e quindi ha la necessità di intraprendere nuove strade, com’è quella delle biomasse, cioè processi lavorativi per la realizzazione di energia i cui effetti nefasti sull’ambiente sono tutti da identificare.

Sono tanti i punti oscuri di questa convenzione che il consiglio comunale nelle prossime settimane dovrà discutere e votare.

Proviamo ad elencarne alcuni più macroscopici:
1.     È impensabile che un Consiglio comunale  approvi una convenzione senza che sia allegata alla stessa un progetto, almeno di massima, o un piano industriale per conoscere la natura dei futuri impianti in c.da Sant’Anna e Bosco. Come può un Comune dare via libera ad un nuovo colosso con un pesante impatto per l’ambiente senza conoscere nei dettagli cosa e in che termini andrà a costruire? Senza contare che la storia partinicese della distilleria Bertolino non è garanzia di sicurezza e rispetto dell’ambiente.
2.     È impensabile che il nuovo impianto industriale possa aver accesso, attraverso l’interlocuzione del Comune, ad un bacino di acqua con una portata non inferiore a 30 litri al secondo per 30 anni. Un quantitativo enorme di acqua che potrebbe servire una popolazione di almeno 15 mila abitanti.
3.     È impensabile che il Comune non ponga alcun vincolo, in relazione alle esigenze urbanistiche della città, sull’area di 70000 mq di viale dei Platani, trasformandola interamente in area edificabile per consentire al gruppo Bertolino un’operazione di mercato edilizio da milioni di euro, senza che in quello che potrebbe essere un nuovo grandissimo quartiere del comune siano previste aree di utilità sociale, eccetto che una generica opera pubblica della quale non si conosce la natura.
4.     La costruzione del nuovo impianto non nell’attuale zona industriale D1 di contrada Sant’Anna, ma in terreni già di proprietà dell’industria acquistati come fondi agricoli e che saranno trasformati, tramite annunciata variante al piano regolatore, in terreni per insediamenti industriali con un aumento di valore sostanziale è un’altra operazione speculativa.
5.     Le dichiarazioni per cui i reflui dell’impianto saranno fatti confluire all’interno dell’invaso Poma sono preoccupanti perché si corre seriamente il rischio di compromettere la qualità dell’acqua per l’irrigazione agricola del comprensorio partinicese.
6.     In questo quadro estremamente vantaggioso per il gruppo industriale, si inseriscono pure tutte le agevolazioni sui canoni di occupazione di suolo pubblico che saranno davvero irrisori per la nuova industria Bertolino considerando l’abbattimento del 50% su 500 mq di occupazione e dell’80% sulla rimanente ed enorme parte.
Per tutti questi motivi chiediamo alla Giunta comunale di non presentare al Consiglio per l’approvazione la convenzione e al consiglio comunale, qualora venisse presentata, di bocciarla con l’impegno però a discutere seriamente e insieme alla città un accordo che offra vantaggi e benefici non solo all’industria, ma anche alla cittadinanza di Partinico.

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La convenzione firmata tra il Comune di Partinico e la Distilleria Bertolino è illegittima perché costituisce una ingiustificata ed equivoca elargizione di prerogative che consentono alla signora Bertolino di realizzare un enorme beneficio economico non solo senza ricevere in cambio alcunché, ma creando i presupposti che arrecheranno ai Partinicesi più danni di quelli che oggi ricevono.
Per rendere chiara la natura dell’accordo basta sapere
·      La convenzione concede alla signora Antonina Bertolino di costruire una nuova fabbrica in contrada sant’Anna e Bosco a suo piacimento senza conoscere
a)      le caratteristiche dell’impianto industriale, il piano industriale, le tecnologie, l’impatto ambientale, la pericolosità o la nocività dei materiali trattati, le caratteristiche e/o la pericolosità dei rifiuti e degli scarti di lavorazione, le caratteristiche degli impianti di depurazione, la conformità degli stessi alle norme vigenti, le caratteristiche delle emissioni in atmosfera e gli strumenti di depurazione, i cicli produttivi.
b)     le dimensioni della nuova azienda, del nuovo camino ed il suo impatto con il territorio dal momento che il nuovo impianto sarà, anche, una centrale termo-elettrica alimentata da rifiuti organici (residui di lavorazione=biomasse) e riproporrà lo stesso problema che ha visto contrapposte la tesi di chi voleva che le vinacce venissero considerate biomasse (combustibile) alla tesi di chi sosteneva che erano rifiuti e, in quanto tale, non potessero essere utilizzate come combustibile. In pratica, quindi, mentre la Regione Sicilia ha rinunciato ad utilizzare gli inceneritori per smaltire i rifiuti solidi urbani, i nostri amministratori hanno, di fatto, accordato  alla signora Bertolino tale facoltà.
c)      E, conseguentemente, il sindaco Lo Biundo e l’Assessore D’Amico hanno ritenuto superfluo inserire nell’atto d’intesa clausole e vincoli in ottemperanza al loro compito di garantire, tutelare e salvaguardare la salute dei cittadini e l’ambiente in particolare dell’invaso Poma il cui valore paesaggistico e naturalistico costituisce un bene comune che va tutelato dai prevedibili rischi ambientali e dal possibile degrado, conseguenti alla nascita del nuovo impianto industriale insalubre di 1a classe.  
·      Il comune dichiara d’interesse pubblico la realizzazione del nuovo impianto privato, senza conoscerne le caratteristiche, le dimensioni, l’impatto ambientale e la conformità alla legge.  Qualsiasi concessione o autorizzazione può essere erogata su ciò che è oggettivamente noto e documentato, non su ciò che è astratto, su presupposti aleatori o su intenzioni!
·      Non si capisce, quindi, come mai il sindaco Lo Biundo e l’assessore D’Amico abbiano potuto attribuire la patente di pubblico interesse e di pubblica utilità alla Bertolino ed abbiano concesso che possano diventare area industriale tutti i terreni agricoli che la signora Bertolino acquisterà nelle contrade Sant’Anna e Bosco!
Significa che la signora Bertolino può ottenere l’esproprio dei terreni che rientrano negli interessi del suo nuovo impianto industriale per ingrandirsi, per creare l’allargamento delle strade, per costruire la condotta idrica e per ogni altro suo bisogno?
Se così fosse, il sindaco Lo Biundo e l’assessore D’Amico non hanno agito nell’esclusivo interesse di un privato? E non hanno concesso una facoltà senza conoscere alcunché del nuovo impianto? Ciò non va oltre le facoltà concesse dalla legge ad un amministratore comunale?
·      Il Comune si impegna a richiedere al Consorzio di Bonifica Palermo 2, o all'autorità che risulterà nel frattempo competente, l'assenso a fornire al nuovo impianto industriale acqua nella misura non inferiore a 30 litri al secondo ed a attenerne l'autorizzazione al prelievo per un periodo non inferiore ad anni 30.
·      Parallelamente il Comune si impegna ad inserire nella delibera di approvazione delle direttive di massima per la revisione del PRG la trasformazione dell'attuale destinazione di zona D2, oggi asservita allo stabilimento industriale di viale dei Platani e contraddistinta in catasto al foglio 19 estesa mq. 70.000 circa, in zona di espansione residenziale del centro abitato... e comunque con un indice territoriale non inferiore a 1,5 rnc\mq
Tale concessione è illegittima perché incompatibile con le previsioni di espansione urbana riportate a pagina 13 delle note esplicative del PRG, calcolate in 40.000 mc nell’arco di un decennio. Ciò prova che il Comune non può concedere alla signora Antonina Bertolino di poter realizzare ben 105.000 mc (70.000x1,5=mc 105.000), perché per i prossimi trent’anni si dovrebbe utilizzare solo l’area della distilleria per l’espansione urbanistica della città. Ciò oltre che assurdo è illegale e va oltre le prerogative dell’amministrazione e del consiglio comunale.
 Da parte sua il comune otterrebbe i seguenti vantaggi:
·      Il Comune otterrà una un'opera di pubblico interesse, da concordare con l'amministrazione comunale.
·      E la realizzazione di una conduttura idrica parallela che servirà esclusivamente per gli usi pubblici.
E siccome ciò era troppo poco per giustificare le concessioni erogate alla signora Bertolino di cui ribadiamo l’enorme beneficio economico il sindaco ed il suo assessore hanno inserito una clausola che il comune Si avvantaggerebbe dei benefici conseguenti, in termini occupazionali, reddituali e finanziari, dalla presenza di siffatta attività industriale in contrada Sant’Anna e Bosco.
Ciò, quando è arcinoto che la distilleria Bertolino ha già provocato danni ambientali che sono stati quantificati in oltre due milioni di euro che, oggi, costituiscono un debito della signora Bertolino nei confronti dello stesso Comune. e quindi con la prospettiva di andare ad affrontare i problemi che deriveranno dal nuovo impianto che certamente più grande di quello attuale.

Invitiamo pertanto il Consiglio comunale a non approvare l’accordo, diversamente la legambiente tutelerà gli interessi dei Partinicesi avendo già dato mandato ai propri legali di valutare se la convenzione presenta aspetti illeciti e violazioni di legge. 

Un effettivo accordo non può prescindere dalle seguenti attività propedeutiche:
si restituisca preliminarmente la bozza di convenzione al sindaco e si formi una commissione che abbia il compito di trattare nel rispetto della legge e degli effettivi interessi collettivi.  
In virtù di quanto fin qui argomentato
1)     Preliminarmente la convenzione va ritenuta improponibile ed illegale. Va, quindi, sostituita da una convenzione in cui siano chiarite, rappresentate e risolte le problematiche di pubblica utilità e di interesse cittadino ignorate nell’accordo.
2)     La signora Bertolino predisponga un progetto dell’impianto industriale di contrada Sant’Anna che consenta di conoscerne le caratteristiche, le dimensioni e tutti gli aspetti relativi a tutti gli scarichi.
3)     Si predisponga uno studio di impatto ambientale, comprendente anche quello sui venti e sulla compatibilità del nuovo impianto col vicino invaso Poma.
4)     Quanto, poi alla trasformazione urbanistica dell’area interessata della distilleria, l’accordo non potrà consentire la trasformazione dell’area della distilleria in area edificabile se non per una quota parte rispetto ai 40.000 mc previsti per l’espansione urbana del prossimo decennio.
5)     La parte eccedente, sempre per venire incontro alle necessità della signora Bertolino, potrà rientrare in una transazione che tenga conto del debito esistente nei confronti del Comune, o in qualche altra forma di transazione che consentirà di ottenere reciproci vantaggi.
6)     La signora Bertolino o il Comune presentino un progetto di lottizzazione per l’area ritenuta compatibile con il PRG nel rispetto della normativa riportata nella presente.
7)     Si costituisca un comitato di valutazione con la partecipazione dei rappresentanti della società civile al fine di valutare il progetto urbanistico.

Nell’occasione saremmo grati se il sindaco ed il suo assessore rispondessero pubblicamente alle seguenti domande:
1)     conoscono le caratteristiche del nuovo impianto che dovrebbe sorgere in contrada Sant’Anna?
2)     Conoscono le sue dimensioni, la portata ed il conseguente impatto ambientale del nuovo impianto?
3)     Quanto sarà esteso il nuovo impianto?
4)     I terreni necessari al nuovo impianto industriale saranno acquistati in regime di libero mercato e in virtù di una presunta patente di pubblica utilità?
5)     Come mai hanno riconosciuto al nuovo impianto industriale i requisiti della pubblica utilità, senza nemmeno conoscere il progetto che ancora non è stato redatto?
6)     Il nuovo impianto sarà dotato di un inceneritore che emetterà i suoi scarichi in atmosfera?
7)     Da che cosa sarà alimentato il nuovo inceneritore? Da scarti di lavorazione? Questi sono rifiuti o biomassa?
8)     Conoscono quante tonnellate di fumi saranno emessi in atmosfera dal nuovo camino giornalmente o nell’arco dell’anno?
9)     Hanno predisposto uno studio per prevedere l’impatto ambientale del nuovo impianto industriale? 
10)Hanno valutato gli effetti che il nuovo impianto avrà sull’area dell’invaso Poma il cui pregio naturalistico e paesaggistico costituisce un bene prezioso?
11) Quali accorgimenti hanno inserito nella convenzione a tutela dell’area dell’invaso Poma?
12) Prima di impegnarsi a modificare la destinazione dell’area della distilleria da D2 ad area urbana con coefficiente di edificabilità superiore a 1,5 mc al mq, hanno stabilito quanta area sarà necessaria per l’espansione urbana della città?
13)Hanno preventivamente acquisito i dati relativi alle aree edificabili che sono state utilizzate negli ultimi dieci anni, per sapere quanto suolo dovrà essere destinato ad espansione urbana?
14) I 70.000 mq che saranno destinati alla espansione urbanistica sono compatibili con le necessità di Partinico o creano un surplus di aree edificabile che determinerà l’inflazione delle stesse?
15)La signora Bertolino presenterà un piano di lottizzazione che sarà vagliato dagli organismi comunali o sarà vincolante considerare l’area della distilleria alla stregua di un’area già edificata abusivamente?

Il testo della convenzione tra Comune di Partinico e distilleria Bertolino


Vai al seguente indirizzo per leggere, stampare o scaricare la copia in pdf:  https://dl.dropbox.com/u/74408742/convenzione%20comune%20-%20bertolino.pdf  

Premessa:
Il Comune di Partinico intende concorrere alla realizzazione del processo di sviluppo industriale della Distilleria Bertolino, favorendone la allocazione sul territorio comunale, si da avvantaggiarsi dei benefici conseguenti, in termini occupazionali, reddituali e finanziari, dalla presenza di siffatta attività industriale.
ll Consiglio Comunale con propria deliberazione n° 12 del 27.01.2010, ha approvato la mozione di indirizzo tesa ad avviare con la titolare dell’industria una seria trattativa affinché nel medio — lungo termine la stessa trasferisca l’attività lontana dal centro abitato, in un’area con vocazione prettamente industriale.
La Distilleria Bertolino spa intende realizzare un impianto industriale per la estrazione da biomasse vegetali di alcole per la produzione di bietanolo da destinare al mercato dei carburanti verdi, nonché per la trasformazione di biomasse vegetali per la produzione di energia termica ed elettrica, mantenendo alcune produzioni tradizionali come alcole per l`industria alimentare;
Nel contempo il Comune intende risolvere il problema dell’allocazione dell’attuale impianto di distillazione della società Bertolino spa in prossimità dell‘area urbana, favorendone la dislocazione su area diversa e distante dall’abitato, e destinando l’area già asservita al suddetto impianto ad edilizia residenziale e direzionale in ragione del suo inglobamento di fatto nel processo di espansione dell’abitato.
La Distilleria Bertolino ha dichiarato la propria disponibilità alla delocalizzazione su altra area del proprio attuale impianto, e nell’ambito del progetto di sviluppo industriale anzi citato, a condizione che ciò avvenga in un sito ove sia garantita la sufficienza degli spazi a servizio del nuovo stabilimento, l‘accesso al sistema viario di comunicazione, la risorsa idrica indispensabile ai processi di distillazione, un costo delle aree da destinare all’insediamento compatibile con l‘equilibrio finanziario dell’investimento, nonché a condizione che ottenga un beneficio compensativo del sacrificio economico da sostenere per la delocalizzazione dell’attuale impianto, ed infine che ottenga dagli istituti pubblici e\o privati preposti un finanziamento per realizzare l’investimento.
Sin d’ora la Distilleria Bertolino spa indica al Comune di Partinico come possibile zona ove rinvenire le aree per l’insediamento, le c.de Bosco e Sant’Anna nei pressidell’attuale zona industriale.
ll Comune di Partinico si impegna ad approvare l’insediamento proposto dalla ditta Distilleria Bertolino spa nella zona sopra indicata e nel fondo che sarà specificato in relazione alle possibili acquisizioni, anche in variante all’attuale previsione del piano regolatore generale, e ad inserire tale previsione nelle direttive di massima sulla revisione del p.r.g.
L’eventuale variazione urbanistica sarà strettamente connessa all’impianto industriale proposto dalla Distilleria Bertolino spa, sicché sarà retrocessa nell’ipotesi di mancata realizzazione del progetto di delocalizzazione anzi indicato.

Ritenuto quanto sopra che forma parte integrante delle successive pattuizioni si conviene e si stipula:
1) La Distilleria Bertolino spa si obbliga a presentare al Comune di Partinico, entro 60 gg. della intervenuta approvazione della presente convenzione da parte del Consiglio Comunale, il progetto di massima del nuovo stabilimento industriale con i titoli di disponibilità dell’area.
2) Il Comune di Partinico si impegna a proporre tutti gli atti necessari per l’approvazione di eventuale variante all’attuale strumento urbanistico al fine di consentime l’utilizzazione industriale ed a trasferire la destinazione industriale dell’area indicata in premessa nel nuovo strumento urbanistico; detta area, ove la Distilleria Bertolino spa intende allocare il proprio progetto industriale, non dovrà configgere con preesistenti vincoli paesaggistici ed ambientali imposti da vigenti e specifici provvedimenti amministrativi e fatte salve le eventuali autorizzazioni delle autorità preposte alla tutela dei vincoli.
3) Il Comune provvederà comunque all‘approvazione della variante urbanistica relativa al progetto di delocalizzazione dichiarando altresi il pubblico interesse e la pubblica utilità ex art. 1 co. 4 della legge 10/1991 ed ex art. 12 comma 1 e 2 D Lgs. 387/2003.
4) Il Comune di Partinico si impegna a richiedere al Consorzio di Bonifica Palermo 2, o all’autorità che risulterà nel frattempo competente, l’assenso a fornire al nuovo impianto industriale acqua nella misura non inferiore a 30 litri al secondo ed a otteneme l’autorizzazione al prelievo per un periodo non inferiore ad anni 30.
5) La Distilleria si obbliga a presentare entro 120 giorni dall’acquisizione dell’assenso del suddetto consorzio irriguo alla fornitura dell’acqua per l’attività industriale e dal provvedimento conclusivo della variante urbanistica, il progetto definitivo dell‘impianto produttivo comprensivo delle opere di urbanizzazione primaria che saranno a totale carico della società ivi compreso l’adeguamento e la trasformazione in rotabile della strada di accesso alla propria area con sezione della caneggiata adeguate al fabbisogno nonché la realizzazione, in aggiunta di una conduttura idrica parallela che servirà esclusivamente per gli usi pubblici
6) ll Comune seguirà l’iter amministrativo relativo alla stipula del contratto di fomitura di acqua tra Distilleria Bertolino spa e il Consorzio di Bonifica Palermo 2, od altra autorità, in conformità al preventivo assenso ottenuto.
7) Parallelamente il Comune si impegna ad inserire nella delibera di approvazione delle direttive di massima per la revisione del PRG la trasformazione dell’attuale destinazione di zona D2, oggi asservita allo stabilimento industriale di viale dei Platani e contraddistinta in catasto al foglio 19 estesa mq. 70.000 circa, in zona di espansione residenziale del centro abitato.
8 ) Dopo l’approvazione delle direttive di massima del nuovo P.R.G. la Distilleria, altresì, avanzerà propria proposta di sviluppo dell’attuale area utilizzata da valutarsi in sede di fomiazione del nuovo strumento urbanistico.
9) Le fasi amministrative e progettuali di delocalizzazione dell’impianto dovranno avvenire entro gg. 30 dall‘avvenuta trasformazione in sede di revisione o di nuovo prg della destinazione d’uso dei terreni adesso utilizzati dall’impianto e collocati in zona D, in zona residenziale, direzionale e commerciale con indici conformi a quelli delle zone circostanti e comunque nel rispetto delle volumetrie espresse e comunque con un indice territoriale non inferiore a 1,5 mc\mq.
10) La distilleria non potrà prescindere da quanto stabilito dal superiore art.9 in quanto fonte di garanzia finanziaria per l’investimento di delocalizzazione.
11) La distilleria si obbliga a realizzare sull’area precedentemente occupata ed in ragione della nuova attribuzione di destinazione di zona conformemente alla previsione di cui al superiore art. 9, oltre che le opere di urbanizzazione primaria estese all’intera area, anche un‘opera di pubblico interesse, da concordare con l’amministrazione comunale, su una delle aree destinate a standards pubblici, da cedere gratuitamente al Comune dopo il rilascio del certificato di agibilità, utilizzando il medesimo indice di densità fondiaria attribuito alla zona residenziale.
12) Entro il trentesimo giomo dall’attivazione del nuovo impianto industriale, la Distilleiia Bertolino cesserà la produzione industriale nell’area sita in viale dei Platani ed entro i successivi giorni 30 inizierà i lavori di dismissione dell’attuale distilleria e di bonifica dell’area.
13) Il Comune si obbliga a porre in essere tutti gli atti — le attività di sua competenza e a rilasciare il provvedimento unico di autorizzazione che permetterà alla Distilleria Bertolino spa la realizzazione del progetto di impianto industriale, approvato in esecuzione della presente convenzione.
14) Nell’ipotesi in cui le opere inerenti al nuovo stabilimento industriale previsto nella presente convenzione, finalizzate allo scarico dei retlui prodotti dall’attività ed alla conduzione dell‘acqua necessaria ai processi produttivi, debbano occupare suolo pubblico appartenete al Comune, quest’ultimo si obbliga ad emettere leconsequenziali concessioni, nonché ad applicare cumulativamente al canone di occupazione le seguenti agevolazioni previste dal regolamento comunale sulla occupazione di suolo pubblico: a) art. 25 1° co. lett. b) abbattimento del 50%, b) abbattimento di un ulteriore 80% per la parte eccedente i 500 mq di occupazione. Inoltre non dovrà essere equiparato il canone di occupazione previsto a mq al ml, ma rapportato all’effettiva superficie in mq occupata dalle suddette opere. Quanto sopra si impone in ragione della particolare distanza che dovrà essere coperta dalle opere di conduzione dei reflui e di adduzione dell’acqua che determinerebbero in mancanza delle citate agevolazioni un costo aggiuntivo finanziariamente non compatibile con la redditività dell’investimento aziendale.
15) Né il Comune né la Distilleria richiederanno modifiche, ampliamenti o potenziamenti dell’attuale impianto nelle more delle fasi di delocalizzazione concordata con la presente convenzione, salvo il rispetto delle norme imperative in materia ambientale.
16) La presente convenzione sarà sottoposta alle preventive competenze e approvazione del Consiglio Comunale, prima della sua sottoscrizione definitiva.
17) In caso di mancata delocalizzazione dell’impianto la presente convenzione si intenderà risolta con la cessazione dei suoi effetti.
18) Qualsiasi controversia di natura tecnica, amministrativa o giuridica che dovesse insorgere in dipendenza della presente convenzione sarà definita ai sensi dell‘art. 7 della Legge 205/2000 e successive modifiche ed integrazioni innanzi al Giudice Amministrativo (TAR Palermo).
Letto, confermato e sottoscritto, lì 10-05-2012

mercoledì 13 giugno 2012

Sulla convenzione tra Comune di Partinico e distilleria Bertolino


COMUNICATO STAMPA

Si è riunito ieri il consiglio intercomunale sulle problematiche ambientali per discutere della convenzione tra Comune di Partinico e distilleria Bertolino.

A tal proposito, il consiglio convoca per domani, giovedì 14 giugno, alle ore 11 presso la sala di piano terra del Palazzo dei Carmelitani una conferenza stampa per informare la cittadinanza sulle posizioni maturate dall’analisi della suddetta convenzione.

Consiglio intercomunale sulle problematiche ambientali