Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

mercoledì 12 dicembre 2012

Con gli studenti dell'Alberghiero in protesta


Un’importante manifestazione ha visto ieri un centinaio di ragazzi dell’Alberghiero di Balestrate e decine di docenti e genitori presidiare Palazzo Comitini, sede della Provincia, per rivendicare il diritto allo studio in una struttura dignitosa.

Il tavolo, prima con gli ingegneri dell’ufficio tecnico, poi col presidente Giovanni Avanti, seppur non abbia prodotto risultati immediati, ha messo qualche punto ad una vicenda di cui oggi vediamo le battute finali, ma che si protrae da diversi anni.

Da un lato, abbiamo le amministrazioni comunali di Balestrate che, secondo quanto riferito dal presidente Avanti, rinunciano all’occasione di far costruire nel proprio territorio una nuova e modernissima struttura scolastica che la Provincia proponeva, ricevendo la disponibilità di un’area adeguata che necessitava solamente della variante urbanistica che la trasformasse da verde agricolo ad area per edilizia scolastica. In più, la volontà dichiarata di affossare l’Alberghiero di Balestrate per fare della struttura un hotel.
Dall’altro lato, abbiamo una politica che inizia a preoccuparsi e ad occuparsi delle esigenze dei cittadini solo dopo una mobilitazione forte per ottenere delle risposte che invece un ente pubblico dovrebbe garantire.
Per fortuna e grazie al contributo essenziale del nostro consigliere provinciale Antonio Marotta si è riusciti ad ottenere questo primo colloquio con il presidente della Provincia e si riuscirà, ci auguriamo, a risolvere la questione in tempi brevi.

Dei primissimi risultati, che necessitano tuttavia di nuovi e più concreti sviluppi, sembrano essere stati raggiunti. I ragazzi e le componenti scolastiche coinvolte hanno denunciato l’impossibilità a lavorare e studiare in un contesto opportuno, a causa delle pessime condizioni dell’edificio scolastico dove, checché ne dicano le certificazioni, sussistono quotidianamente pericoli per l’incolumità dei suoi fruitori. Dai bagni da terzo mondo alle cucine invase dai ratti, attirati dalla limitrofa isola ecologica. È evidente che garantire piccolissimi interventi di messa in sicurezza, pensati dagli Uffici della Provincia, non cambia la situazione dell’edificio che,invece, necessiterebbe di una ristrutturazione.

Mentre si procede ad una ricognizione degli edifici pubblici disponibili nell’hinterland partinicese, gli studenti non possono certamente continuare con i doppi turni o rimanere a casa, con grave danno per l’istituzione scolastica che sta ricevendo parecchie richieste di nulla osta. Il comodato d’uso gratuito è stato scartato per l’impossibilità giuridica di realizzarlo. Non può intrattenersi un tale tipo di rapporto tra un ente pubblico e un privato, in quanto questi poi potrebbe legalmente rivalersi ottenendo cospicui risarcimenti. Così come è stata scartata la possibilità di recuperare l’ex istituto agrario di cda Bosco Falconeria, una struttura che necessita di interventi non effettuabili in breve tempo, ma che comunque rimane una struttura pubblica abbandonata, come troppo spesso accade.

Rimane la possibilità di dare vita ad un affitto a bassissimo costo fino al termine dell’anno scolastico tramite gara pubblica, anche se il Presidente Avanti ha sottolineato più volte la carenza di fondi nelle casse provinciali (feste e festini a parte, s’intende!). Il nostro consigliere Marotta sta sentendo il parere dell’ufficio legale della Provincia per capire in che modalità e in che tempi quest’ultima soluzione sia praticabile, per poi pretendere  queste somme dalla Presidenza, che può prelevare dal suo fondo di riserva o proporre un’apposita variazione di bilancio. Il diritto allo studio prima di tutto!

La mobilitazione unita di studenti, genitori e docenti deve necessariamente proseguire, perché soltanto attraverso una pressione costante questa vicenda troverà la sua definitiva soluzione.

Partito della Rifondazione Comunista - Giovani Comunisti/e
circolo "Peppino Impastato" di Partinico

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