Al direttore dell'emittente Telejato
Sabato 27 Febbraio, durante la cerimonia di intitolazione della ex via Grata a Vincenzo Miserendino, noi Giovani Comunisti abbiamo esposto uno striscione in cui chiedevamo per l'ennesima volta all'amministrazione comunale l'attuazione della delibera approvata dall'allora Commissario straordinario Saverio Bonura, che prevede l'intitolazione di alcune strade di Partinico a riconosciute personalità come Danilo Dolci, Peppino Impastato, Giuseppe Casarrubea, Vincenzo Lo Iacono, Cola Geraci, Turiddu Termini, che, nel nostro territorio, si sono distinti per l'impegno sociale, per la lotta alla mafia.
Il messaggio della nostra iniziativa è stato volutamente distorto dalla sua emittente che ha descritto l'iniziativa come "fuori luogo", ridicolizzandoci e denigrandoci, mettendo in pratica in poche parole un vero e proprio atto di sabotaggio mediatico. E questo in quanto non è stata data lettura del nostro comunicato, contrariamente a quanto hanno fatto altre emittenti, con il quale esponevamo le argomentazioni del nostro motivato gesto.
Innanzitutto intendiamo precisare che la nostra iniziativa non ha assolutamente mancato di rispetto al giovane Vincenzo Miserendino, carabiniere ucciso dalla banda Giuliano l'8 gennaio 1946, in quanto si è svolta nel rispetto della cerimonia e senza causare alcuna interruzione della celebrazione con l'apertura dello striscione soltanto durante l'intervento dell'amministrazione. Un dettaglio importante che, non casualmente, non è stato riportato nella sua improvvisata descrizione dei fatti.
Ad essere stata travisata è stata non soltanto la dinamica dell'iniziativa ma soprattutto il messaggio che volevamo trasmettere.
Ed infatti dura da mesi la polemica tra i Giovani Comunisti e l'amministrazione Lo Biundo per la mancata attuazione della delibera. Alle nostre sollecitazioni il Sindaco, le poche volte che ha risposto, ha affermato che la causa della mancata attuazione della delibera era da addebitare alla scarsità di fondi in bilancio. Eppure gli sprechi di questa amministrazione sono sotto gli occhi di tutti, anche dei suoi.
Dinanzi alla nostra ennesima sollecitazione l'amministrazione ha nuovamente promesso di attuare la delibera, ma come possiamo credere che si tratti di una seria promessa, non fatta invece per tirarsi fuori da una situazione imbarazzante? E qual è il motivo per cui queste intitolazioni promesse saranno realizzate soltanto tra 3 mesi, ossia il 23 maggio, secondo quanto da lei riferito come addetto stampa del sindaco? Sarebbe logico e sensato che l'amministrazione si metta al lavoro da subito e con poche decine di euro provveda alla denominazione delle numerose vie di Partinico indicate dalla delibera.
Inoltre riteniamo che la commemorazione del carabiniere Miserendino sia stata fortemente strumentalizzata e rappresenti l'ennesimo atto di servilismo nei confronti delle forze dell'ordine alle spalle delle quali Lo Biundo cerca di costruirsi l'immagine di paladino della legalità e dell'antimafia di facciata.
In realtà neppure dietro le nostre pressioni, il Sindaco si è degnato di ricordare quelle che probabilmente sono per lui personalità scomode perché, per le lotte che hanno condotto, per l'emancipazione degli sfruttati e degli oppressi, si contrappongono al suo modo di amministrare poco trasparente.
E lei, direttore, a nostro parere, avrebbe dovuto limitarsi ad informare sui fatti la cittadinanza, evitando inopportuni commenti e valutazioni, che l'hanno resa protagonista di una vera e propria aggressione mediatica nei nostri confronti, preferendo la censura e l’errore ad una sana e giusta informazione.
Riteniamo che fuori luogo siano stati i suoi commenti e non certamente la nostra iniziativa.
Giovani Comunisti/e – Circolo Peppino Impastato di Partinico
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