
Non sono mancati episodi strani che vedevano acque da scure diventare chiare prima che arrivassero i controlli, leggi che lasciavano presupporre di essere state realizzate per rispondere ad esigenze privatistiche, concessioni al limite della regolarità o addirittura irregolari con funzionari a volte direttamente collusi. La recente pubblicazione delle intercettazioni telefoniche di un colloquio tra la signora Antonina Bertolino e Gianni Lapis, inquisito e arrestato per diversi reati, nel quale la titolare della distilleria pregava il tributarista di Vito Ciancimino di fare cambiare, in suo favore, la legge sullo smaltimento delle vinacce esauste, ne è la conferma.
Tutt’oggi, quasi ogni notte, “forse per uno strano fenomeno atmosferico”, siamo costretti a respirare area nauseabonda.
Gli unici risultati si sono ottenuti solamente quando si è assistito a una mobilitazione generale.
In queste settimane, abbiamo chiesto un consiglio comunale aperto straordinario per discutere con tutta la popolazione del problema, che ogni autunno si ripresenta, ma le promesse sono state, come al solito, dimenticate e gli impegni non mantenuti.
Se la maggioranza del Consiglio Comunale non si occupa della città e dei suoi cittadini, allora noi ci sostituiamo a tale politica e costruiamo un momento collettivo di discussione su questo problema gravissimo e annoso.
Comitato No Bertolino
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