Apprendiamo con preoccupazione le ultime notizie sulla situazione libica.
Con l’avallo dell’Onu all’utilizzo di ogni mezzo per far rispettare la “No fly zone” si dà, di fatto, inizio alla guerra, tanto che già arrivano notizie di raid francesi e di centinaia di missili cruise americani sulla Libia.
Con l’avallo dell’Onu all’utilizzo di ogni mezzo per far rispettare la “No fly zone” si dà, di fatto, inizio alla guerra, tanto che già arrivano notizie di raid francesi e di centinaia di missili cruise americani sulla Libia.
In questo scenario, le basi Nato italiane e, in primis, quelle siciliane di Birgi e di Sigonella svolgeranno un ruolo fondamentale nell’offensiva.
Grave e imbarazzante è, però, la posizione del Governo italiano: senza che ancora vi sia chiarezza sulla modalità di partecipazione dell’Italia alla missione di guerra, il governo appare solo preoccupato di far dimenticare il vergognoso trattato di amicizia Italia – Libia, le modalità con cui si è accolto il dittatore Gheddafi, e di non perdere terreno rispetto agli interessi spartitori sul dopo-Gheddafi che muovono la missione.
E’ chiaro come le vite di donne e uomini libici, e di donne e uomini italiani siano assolutamente in secondo piano rispet to ai suddetti interessi.
Grave e imbarazzante è, però, la posizione del Governo italiano: senza che ancora vi sia chiarezza sulla modalità di partecipazione dell’Italia alla missione di guerra, il governo appare solo preoccupato di far dimenticare il vergognoso trattato di amicizia Italia – Libia, le modalità con cui si è accolto il dittatore Gheddafi, e di non perdere terreno rispetto agli interessi spartitori sul dopo-Gheddafi che muovono la missione.
E’ chiaro come le vite di donne e uomini libici, e di donne e uomini italiani siano assolutamente in secondo piano rispet to ai suddetti interessi.
Soltanto chi ha inconfessabili interessi sulla Libia non riconosce che la guerra non possa essere, e non sia, la risposta alle legittime aspirazioni di libertà e democrazia di qualunque popolo: per questo motivo riteniamo che vada istituita una Coalizione Internazionale di Pace che avvii le trattative tra ribelli e regime libico e che sia pienamente rispettato l’articolo 11 della Costituzione Italiana.
Per questo, il Partito della Rifondazione Comunista e i/le Giovani Comunisti/e si opporranno nel modo più netto a nuove guerre ed avventure militari che hanno esclusivamente carattere neocoloniale,come già accaduto nel recente passato in Medio Oriente!
Il nostro sostegno va ad una Libia autodeterminata, unita, indipendente, sovrana e democratica, sola alternativa ai progetti di spartizione che la renderebbero facile preda della voracità delle potenze neoimperialiste.
Lanciamo, dunque, un appello di mobilitazione a tutte le forze politiche, sindacali e sociali, democratiche e antimilitariste, contro ogni forma di intervento militare in Libia a partire da un presidio regionale che si terràGiovedì 24 Marzo alle ore 15.30, di fronte la base Nato di Birgi (Trapani).
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Trapani
Giovani Comunisti/e Trapani – Giovani Comunisti/e Nazionale
Giovani Comunisti/e Trapani – Giovani Comunisti/e Nazionale
0 commenti:
Posta un commento