La nascita
della nuova Giunta del Sindaco Lo Biundo fa miseramente cadere la maschera a
chi in questi oltre quattro anni, appropriandosi del Governo della città, ha
cercato per palese opportunismo di far credere come sia possibile gestire la
complessità dei problemi di una comunità ricorrendo agli slogan e alle
fumoserie dei cosiddetti “progetti civici”.
Lo Biundo di recente
ha anche teorizzato la fine del governo dei Partiti per nobilitare il ruolo
delle formazioni civiche che altro non sono se non veri e propri contenitori di
mistificazione politica che mette insieme qualunquismo, opportunismo, affari.
Se c’è
necessità di una controprova a quanto dal nostro Partito da sempre affermato
sulla natura delle Amministrazioni comunali bastano le dichiarazioni del
professore Sergio Bonnì che giustamente ed orgogliosamente come neo Assessore,
oltre che addirittura quale Vice Sindaco, rivendica la sua militanza attiva
come quadro dirigente del suo Partito, La Destra dell’onorevole Francesco
Storace.
Così come la
presenza organica nella Giunta del Partito berlusconiano, il Popolo delle
Libertà, con Filippo Aiello e del PID di Saverio Romano col neo assessore al
Bilancio dicono chiaramente come Lo Biundo tenti in maniera maldestra e puerile
di cavalcare la cosiddetta “antipolitica” che per lui altro non è se non
mancanza di valori, obiettivi, strategia, cultura di governo.
Sorvoliamo,
ovviamente, sulla presenza in Giunta di iscritti nel PD come l’Assessore
D’Amico al governo della città col suo movimento degli Artigiani
ininterrottamente dal 1994 (con un totale monopolio dell’urbanistica e delle
attività produttive del nostro paese) e seguace di quel senatore Lumia che,
insieme all’onorevole Cracolici, di cui il neo Assessore di Partinico Gianlivio
Provenzano è fedelissimo, ha mantenuto al governo della nostra Sicilia un
inquisito per contiguità con la mafia. Costoro rappresentano l’equivoco
politico più grave e grande nella nostra città che dice chiaramente di una
generazione che partendo da una storia della sinistra democratica si trova, pur
di governare ad ogni costo e accomodarsi nelle poltrone del potere, all’interno
di un contenitore in cui il centro destra è predominante sia per uomini che per
valori, progetti, scopi. E dice anche di un Partito, il PD quale nuova
Democrazia Cristiana, dilaniato anche a Partinico da forti quanto sconvolgenti
contraddizioni.
Non c’è più
tempo. Bisogna rompere gli indugi. Chiamiamo gli uomini migliori della nostra
città per esperienza, cultura, storia personale ad assumere un ruolo di
direzione politica attorno a cui raccogliere le forze democratiche e
progressiste della città, i Partiti, i Movimenti, le Associazioni di
solidarietà attiva, le organizzazioni sindacali che hanno attenzione per il
mondo del lavoro, gli uomini di cultura e della Chiesa impegnata nelle attività
di base per costruire un percorso che veda la rinascita della nostra Partinico
che ogni giorno di più precipita nel baratro dell’indifferenza, della tacita
protesta, del qualunquismo, del malgoverno e della malapolitica.
Partinico, 6
agosto 2012
Rifondazione
Comunista – Giovani Comunisti/e
Circolo “Peppino Impastato” di Partinico
Circolo “Peppino Impastato” di Partinico
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