Il documento a cui hanno aderito numerose personalità della politica, del sindacato e della cultura della città, è stato occasione di un serrato dibattito sulle ragioni che militano a favore della ritrovata unità delle forze della Sinistra anti-capitalista.
Ha aperto i lavori Mario Guarino Segretario provinciale di Rifondazione Comunista.
Tra i contributi più importanti quello di Luca Cangemi, Segretario regionale di Rifondazione Comunista che dopo aver illustrato il percorso che porterà alla compiuta realizzazione del progetto federativo ha messo bene in luce come il progetto della Federazione sia alternativo al mondo “bipolare” su cui il PD tenacemente continua a puntare.
Non meno significativo l’intervento di Pietro Milazzo dell’area programmatica “Lavoro e Società” che si è pronunciato a favore di un’elaborazione dei contenuti programmatici attraverso l’apertura di “cantieri” dedicati all’approfondimento delle diverse problematiche a partire da quelle del lavoro e del disagio sociale. Ha espresso poi l’auspicio che i Partiti siano disponibili a una “cessione di sovranità” alla Federazione.
Nino Rocca nel suo intervento si è soffermato sulla critica situazione dei movimenti che non sono riusciti a fare “il salto di qualità” e a costruire tra loro una rete. Secondo Rocca i movimenti da soli non sono in grado di sostituirsi ai partiti e al sindacato. Il prof. Luca Nivarra dell’Università di Palermo ha sottolineato l’esigenza di puntuali regole di funzionamento degli istituti della costituenda Federazione e, per quanto riguarda il ruolo politico della Sinistra, ha evidenziato come ogni tentazione di mediazione del conflitto sociale debba essere del tutto accantonata. Frank Ferlisi ha parlato dell’inquieto contesto istituzionale nazionale dove appare sempre più evidente il desiderio di Berlusconi e soci di andare al di là dei limiti imposti dalla Costituzione con il rischio sempre più evidente di una crisi di regime. Stessa preoccupazione è stata espressa da Corrado Carpinteri.
Zaher Darwish della CGIL di Palermo ha colto l’occasione per annunciare che prossimamente una delegazione si recherà a Gaza per dare un tangibile segno di solidarietà a quella popolazione duramente provata dalla guerra che Israele contro di essa ha barbaramente condotto.
Nicola Cipolla ha sostenuto l’assoluta necessità di non chiudere il dibattito con tutte quelle forze – di comune origine – come Sinistra e Libertà che condividono la nostra impostazione anticapitalista. Nicola ha poi tratto dal vasto bagaglio della sua esperienza politica e delle sue battaglie ricordi e esempi che appaiono ancora oggi vivi e attuali.
Giusto Catania è stato fermissimo nell’esprimere l’idea della necessità di aprire un duro confronto con i partiti del Centro-Sinistra per incalzarli, con prese di posizione “forti”, sui temi più spinosi del momento in particolare sulle vertenze sociali. Per quanto riguarda il PD occorre verificare la sua posizione nei confronti del governo Lombardo che non può essere certamente definito un progresso rispetto al precedente governo Cuffaro.
Gianluca Ricupati ha richiamato l’attenzione sulla necessità di prestare la massima attenzione a possibili infiltrazioni mafiose qualora si dovesse procedere alla vendita dei beni sequestrati alla mafia. Ha ricordato il successo delle recenti mobilitazioni dell’opinione pubblica a Partinico in tema di acqua e di ambiente (a proposito della riapertura della distilleria Bertolino).
Per Davide Ficarra la Federazione deve costituire il risultato di un incontro tra “persone”, deve vivere nelle lotte comuni e nella gestione dei concreti conflitti sociali. Non deve assolutamente dare l’immagine di un’aggregazione costituita per occasionali esigenze elettorali.
Nel corso dell’assemblea più voci hanno condannato ogni pratica omofobica e la necessità di essere presenti e ancora più determinati nelle lotte per la difesa dell’ambiente e contro la privatizzazione dell’acqua.
Salvo Petrucci Segretario regionale dei Comunisti italiani nelle sue conclusioni ha messo in evidenza la ricchezza e la qualità del dibattito. Si è soffermato sul fenomeno del Berusconismo e sulla necessità di superare l’attuale legge elettorale e il bipartitismo – fortemente voluti dal PD – che precludono a una parte consistente del corpo elettorale di partecipare alla vita politica del paese.
In ultimo ci si è dati appuntamento a Roma per il prossimo 5 dicembre alle ore 9,30 al Teatro Brancaccio in via Merulana 244 per l’assemblea nazionale di lancio della Federazione.
(nota inviata dall’ufficio stampa PRC-SE Palermo)
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