Solo alcuni dei costi dell'evento, pubblicati sul GDS. |
Per la visita di Papa Benedetto XVI, la Regione Sicilia, la Provincia e il Comune di Palermo hanno stanziato 2,5 milioni di euro, investiti tra impianti di amplificazione, palchi, impianti luce, maxischermi e addobbi vari: una cifra veramente eccessiva e spropositata per una regione e una città “sofferenti”.
Palermo versa in una drammatica situazione: siamo sommersi dai rifiuti, ci sono centinaia di persone senza casa, mancano sbocchi occupazionali per i giovani, i servizi sociali sono insufficienti e mal finanziati. Addirittura lo scorso anno, il sindaco Cammarata arrivò a tagliare le agevolazioni per i ceti deboli riguardo ai trasporti pubblici urbani (i cui costi sono peraltro aumentati a dismisura): d’altronde il primo cittadino è abituato a tagliare sui servizi necessari e a sprecare i soldi delle nostre tasche (ogni anno 22.000 euro in cocktail, 5.720 euro per cene di rappresentanza, etc).
Tra l’altro, la Curia non verserà neppure un euro per la realizzazione dell’evento. E pensare che tra i soldi che moltissimi cittadini italiani versano alla Chiesa (il famoso 8x1000) in teoria a scopo di beneficienza (sebbene soltanto meno del 20% realmente venga usato per questo), una parte è ufficialmente destinata alle “esigenze di culto” (43,7%).
È bene precisare che noi non siamo contro la manifestazione in sé, perché crediamo fortemente nella Costituzione e nella libertà di culto e di espressione religiosa, così come nella libertà sessuale, di coscienza e di pensiero. Pensiamo tuttavia che l’evento non avrebbe dovuto essere finanziato con dei soldi pubblici prelevati dalle casse regionali, provinciali e comunali che già sono davvero disastrate!
Tra tutte le opere realizzate per l’evento, forse soltanto il rifacimento del manto stradale e la sistemazione dell’illuminazione pubblica sono opere durature. Ma tutto il resto (e quindi più di 2 milioni di euro) sarà perduto e poteva essere destinato ad opere terribilmente necessarie per la situazione disastrosa, che è sotto gli occhi di tutti, in cui versa la città.
Sarebbe una beffa ancora maggiore venire a sapere tra qualche giorno che i costi per la visita sono lievitati notevolmente, così come è successo in Gran Bretagna dove si è passati dagli 8 milioni di sterline previsti ai 12 effettivamente utilizzati (di cui 9 milioni, giustamente, sono stati versati dalla Chiesa).
Giovani Comunisti/e – Federazione di Palermo
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