L’anno accademico 2010/2011 a Lettere sarà un anno mutilato. Questa considerazione emerge dopo il Consiglio di Facoltà di ieri (8 novembre): partono solo gli insegnamenti che rientrano nei carichi istituzionali dei docenti ordinari ed associati, di fatto un terzo del totale delle discipline presenti nell’offerta formativa. Tali insegnamenti saranno concentrati solo nel primo semestre. Al secondo, saranno inserite le discipline sostenute dai ricercatori, che confermano la loro sacrosanta indisponibilità ad assumersi carichi didattici come forma di protesta al ddl 1905, limitandosi a rispettare il loro contratto di lavoro: quindi nessuna materia. Si sa quindi come si parte ma non come si arriva!
Nei giorni precedenti, i componenti del Consiglio avevano ricevuto una lettera del Rettore in cui si invitava pressantemente a far partire l’anno accademico, mossa che è stata ritenuta dai docenti della Facoltà non rispettosa della propria professionalità e della decisione della Facoltà di respingere le proposte del Senato accademico. Ci chiediamo come il Rettore possa farsi garante di una simile offerta formativa, che non garantisce minimamente la qualità didattica. Ci chiediamo anche perché il Rettore non usi tanto zelo nell’indirizzare al Ministro Gelmini, unica responsabile di questa situazione, le sue rimostranze anziché mostrare il suo disappunto verso i docenti di Lettere.
A questo punto riteniamo indispensabile una campagna di informazione alle studentesse ed agli studenti della Facoltà sulla reale condizione dell’offerta formativa e dell’anno accademico.
Invitiamo tutte le studentesse e gli studenti dell’ateneo di Palermo a scendere in piazza il 17 novembre!
A questo punto riteniamo indispensabile una campagna di informazione alle studentesse ed agli studenti della Facoltà sulla reale condizione dell’offerta formativa e dell’anno accademico.
Invitiamo tutte le studentesse e gli studenti dell’ateneo di Palermo a scendere in piazza il 17 novembre!
Giovani Comunisti/e Palermo
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