Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

giovedì 22 ottobre 2009

RIUNIONE

Compagne, compagni e simpatizzanti,

domani venerdì alle 18 presso la sezione di fronte la posta faremo un'importante riunione con Davide Ficarra del circolo PRC Vella di Palermo per discutere la realizzazione dei Gruppi d'Acquisto Popolare (GAP) a Partinico, di Federazione della Sinistra e di Partito sociale.

Naturalmente siete tutti invitati a partecipare. è un appuntamento importante, vi prego di non mancare.

Ci stiamo spostando sul sito www.gcpartinico.altervista.org

mercoledì 21 ottobre 2009

Adesione alla manifestazione nazionale del sindacalismo di base del 23 ottobre 2009

Care compagne, cari compagni,

Lo sciopero generale del sindacalismo di base del 23 ottobre è un passaggio importante nella costruzione dell’opposizione al governo Berlusconi, che con la controriforma della contrattazione, con i tagli a scuola, sanità, enti locali, sta portando avanti un attacco senza precedenti al lavoro, allo stato sociale, alla democrazia. Un disegno tanto regressivo sul piano sociale, quanto autoritario sul terreno della democrazia.

Blocco dei licenziamenti e generalizzazione delle tutele per tutti i lavoratori, contrasto alla precarietà e riduzione dell’orario di lavoro, aumento di salari e pensioni, intervento pubblico in economia per salvaguardare le produzioni e avviarne la riconversione nel segno della sostenibilità ecologica, sono gli obiettivi che condividiamo della giornata di mobilitazione del 23.

Il Partito della Rifondazione Comunista aderisce perciò allo sciopero del 23 ottobre e invita i propri iscritti e simpatizzanti a partecipare alla piena riuscita dello sciopero e della manifestazione.

Fraterni saluti,

Paolo Ferrero

IL CORTEO A PALERMO PARTIRA' ALLE 9:30 DA PIAZZA MASSIMO

mercoledì 14 ottobre 2009

Manifestazione Nazionale Antirazzista - il 17 ottobre tutti a Roma!

Pubblichiamo con grande piacere l'appello del comitato 17 ottobre. Naturalmente, noi Giovani Comunisti/e, aderiamo alla manifestazione che rispecchia pienamente quegli ideali di anti-razzismo che quotidianamente portiamo avanti.

Ad oggi si parte in pullman, costo 25 euro. Per informazioni: 3493211855 (Francesco)-3287252134 (Gianluca) . Info: gianluca_89@hotmail.it

ROMA 17 OTTOBRE 2009
Piazza della Repubblica, ore 14.30

Il 7 ottobre del 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande manifestazione contro il razzismo. Il 24 agosto dello stesso anno a Villa Literno, in provincia di Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan Masslo.



A 20 anni di distanza, il razzismo non è stato sconfitto, continua a provocare vittime e viene alimentato dalle politiche del governo Berlusconi. Il pacchetto sicurezza approvato dalla maggioranza di centro destra risponde ad un intento persecutorio, introducendo il reato di “immigrazione clandestina” e un complesso di norme che peggiorano le condizioni di vita dei migranti, ne ledono la dignità umana e i diritti fondamentali.



Questa drammatica situazione sta pericolosamente incoraggiando e legittimando nella società la paura e la violenza nei confronti di ogni diversità.



Intanto, nel canale di Sicilia, ormai diventato un vero e proprio cimitero marino, continuano a morire centinaia di esseri umani che cercano di raggiungere le nostre coste.



E’ il momento di reagire e costruire insieme una grande risposta di lotta e solidarietà per difendere i diritti di tutte e tutti rifiutando ogni forma di discriminazione e per fermare il dilagare del razzismo.
Pertanto facciamo appello a tutte le associazioni laiche e religiose, alle organizzazioni sindacali, sociali e politiche, a tutti i movimenti a ogni persona a scendere in piazza il 17 ottobre per dare vita ad una grande manifestazione popolare in grado di dare voce e visibilità ai migranti e all’Italia che non accetta il razzismo sulla base di queste parole d’ordine׃

• No al razzismo
• Regolarizzazione generalizzata per tutti
• Abrogazione del pacchetto sicurezza
• Accoglienza e diritti per tutti
• No ai respingimenti e agli accordi bilaterali che li prevedono
• Rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
• Diritto di asilo per rifugiati e profughi
• Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
• No alla contrapposizione fra italiani e stranieri nell’accesso ai diritti
• Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all’istruzione per tutte e tutti
• Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
• Contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche, transgender.
• A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro


Comitato 17 ottobre



Per adesioni: comitatoroma17ottobre@gmail.com

lunedì 12 ottobre 2009

CRONISTORIA SULLA CONSULTA GIOVANILE DI PARTINICO


Dalla tv locale Telejato – MAGGIO 2009

LA CONSULTA GIOVANILE DI PARTINICO ALLO SBANDO

A distanza di 5 mesi dall’ultima convocazione, ieri la Consulta giovanile di Partinico, seppur in un clima che definire calmo sarebbe troppo, è tornata a riunirsi. Qualche settimana fa, una nostra intervista aveva evidenziato i malumori di alcune componenti politiche giovanili, che avevano espresso la volontà che Pietro Salvia, attuale presidente in carica già da 2 anni, a causa di ripetute violazioni dello Statuto dell’organo giovanile e di una gestione assolutamente fallimentare, si dimettesse. E ciò anche in virtù del salto della quaglia compiuto dallo stesso presidente che dalle file dell’ex Margherita, partito dentro il quale la sua presidenza fu sostenuta, si trova adesso alla corte dell’UDC.
Dinanzi a sole 10 realtà giovanili della città, il presidente si è assunto ogni responsabilità sulla mancata convocazione degli incontri da mesi, senza però alcun esplicito e sentito mea culpa riguardo la critica situazione in cui versa la Consulta. Parlando di speranza in un cambiamento, ritenuto possibile, ha respinto ai mandanti le richieste di dimissioni, che nella nostra intervista erano state palesate e che anche ieri esponenti dei Giovani Comunisti, dell’Italia dei Valori e dell’associazione EcoArte hanno ufficialmente chiesto. Dimissioni negate, dicevamo, e il pretesto è stato proprio l’intervista rilasciata ai nostri microfoni da quei ragazzi, da lui definiti dei quaquaraquà, per non aver fatto altro che evidenziare all’intera città e all’universo giovanile in quale disastrosa condizione si trova la Consulta. Un organo che dovrebbe fungere proprio da luogo di confronto e voce dei giovani di Partinico per la realizzazione di un concreto piano di valorizzazione delle potenzialità partinicesi. Che una nostra intervista possa portare ad una decisione così pesante e tra virgolette importante, sorprende anche noi!
Nella riunione di ieri, ad onor del vero, c’era anche chi invece sosteneva la condotta del presidente, reputando le accuse rivolte notevolmente eccessive. E caso strano della vita, gran parte delle persone ieri al fianco del presidente, militano o bazzicano comunque nelle file del partito di Casini, Cuffaro, Cintola e Antinoro.
Dopo questa breve cronistoria, una domanda sorge spontanea: cambierà qualcosa dopo questa, seppur discussa, ripresa delle attività? La consulta giovanile tornerà ad essere quel luogo di confronto e propositivo verso i giovani, scopo per il quale è stata istituita? Auspicare che partitismi, giochetti e trucchi tipici delle peggiori scene della politica senior cui siamo costretti quotidianamente ad assistere, egoismi e manie di protagonismo fin dai primi approcci al mondo politico vengano finalmente cancellati dalla storia di questa consulta, non ci sembra chiedere troppo. Ma a Partinico, vedere uno spiraglio di luce è veramente difficile!

SETTEMBRE 2009

ALL’ASSESSORE alle Politiche Giovanili, Caterina Panzavecchia
p.c. (via e-mail) al presidente della Consulta Giovanile, Pietro Salvia

OGGETTO: RILANCIO DELLA CONSULTA GIOVANILE

Considerata l’ultima seduta della consulta giovanile di Partinico, alla quale la S.V. ha partecipato ed ha avuto l’opportunità di essere informata sulle dinamiche che hanno caratterizzato l’attività di questa “gestione”;
Considerato che proprio in quella sede, i presenti hanno di fatto sfiduciato il presidente Pietro Salvia dopo aver constatato una gestione fallimentare durata più di 2 anni ed evidenti violazioni dello statuto (art.7 e art. 11);
Considerato che altresì i presenti avevano tuttavia confermato questa presidenza per tutta la stagione estiva al fine di consentire all’assemblea di lavorare alle attività estive della nostra città;
Considerato che tuttavia il presidente Pietro Salvia non ha più convocato la consulta durante i mesi di luglio e di agosto, non adempiendo per l’ennesima volta agli obblighi della sua carica;
CHIEDIAMO alla S.V.
a) quando intende sciogliere, come da mozione approvata nell’ultima seduta, questa presidenza;
b) quando intende avviare il percorso di consultazione di tutti i gruppi giovanili, politici e sociali del nostro paese per dare un nuovo slancio alla Consulta giovanile di Partinico;
c) se non ritiene opportuno informare, attraverso un incontro formale, i gruppi giovanili che ancora risultano membri della consulta o che comunque vorranno esser presenti, su quali siano le modalità e i tempi di questo rinnovamento.
Siamo convinti che sia fondamentale intraprende in modo celere questo percorso che certamente richiederà tempo ed energie. I gruppi che noi rappresentiamo si mettono totalmente a disposizione, affinché questo importante strumento di democrazia e di confronto giovanile, nonché d’aiuto al suo assessorato e all’intero Consiglio Comunale, venga rimesso in moto.
Sicuri di una risposta, le porgiamo distinti saluti.

Il portavoce dei Giovani Comunisti/e di Partinico, Gianluca Ricupati
Il segretario di Italia dei Valori Partinico, Salvo Di Blasi

Per darLe modo di contattarci le forniamo i nostri recapiti.
GIOVANI COMUNISTI/E - Cell: 3287252134. Indirizzo e-mail: gianluca_89@hotmail.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Indirizzo del nostro circolo: Corso dei Mille 141, Partinico.
ITALIA DEI VALORI – Cell: 3207446066. Indirizzo e-mail: salvo_diblasi@alice.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .

venerdì 9 ottobre 2009

Sciopero Generale della FIOM


giovedì 8 ottobre 2009

LODO ALFANO BOCCIATO! GIOVEDì 8 OTTOBRE PRESIDIO DAVANTI LA PREFETTURA DI PALERMO PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DI BERLUSCONI

Il lodo Alfano è illegittimo, perché viola ben due norme della Costituzione: l'articolo 3, che stabilisce l'uguaglianza di tutti i cittadini (anche di fronte alla legge); e l'articolo 138, che impone l'obbligo, in casi del genere, di far ricorso a una legge costituzionale e non ordinaria.

Lo hanno deciso, a maggioranza, i giudici della Consulta, definiti di sinistra e facenti parte di una magistratura rossa ben organizzata da un Silvio Berlusconi, ormai in preda ad una palese crisi di nervi. Attacchi per giornalisti e presidente della Repubblica (seppur questo firmi qualunque cosa gli arrivi tra le mani).

Insomma il Cavaliere non sa più dove sbattere la testa e adesso dovrà giustamente affrontare i 3 processi a suo carico, come qualunque altro cittadino.

QUESTO POMERIGGIO DALLE 17.30 LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA ORGANIZZA UN PRESIDIO DAVANTI LA PREFETTURA DI PALERMO PER CHIEDERE A GRAN VOCE LE DIMISSIONI DI BERLUSCONI.

FERRERO, PRC: LODO ALFANO, BENE CONSULTA. BOSSI LASCI PERDERE. NON CI FAREMO INTIMIDIRE DA CIARLATANI COME LUI

Plaudo alla decisione della Corte costituzionale che ha bocciato totalmente e senza possibilità d’appello il cosiddetto “lodo Alfano”, in quanto vìola il principio di uguglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Alla Corte va il plauso di tutti i sinceri democratici del nostro Paese che hanno bocciato senz’appello una legge vergognosa e illegittima che voleva cercare di salvare la faccia e le fortune, costruite sul malaffare, del nostro Premier e di tutti gli altri potenti che pensano di poter essere e comportarsi impunemente da corruttori e mafiosi come fa Berlusconi.

A Bossi, che minaccia il ricorso al popolo, ci limitiamo a dire di lasciar perdere e di non svegliare il cane che dorme. Troppi partigiani, uomini e donne, sono morti per costruire una Repubblica libera e democratica come quella italiana, che si basa e si regge sulla sua Costituzione, per potersi fare spaventare - loro e i loro discedenti, cioè tutti noi - da quattro ciarlatani alla cui testa si vogliono mettere eversori e corruttori.

FEDERAZIONE DELLA SINISTRA (FERRERO-DILIBERTO-SALVI-PATTA) BERLUSCONI SI DIMETTA, SI VADA SUBITO AD ELEZIONI ANTICIPATE

Dichiarazione della Federazione della Sinistra (Prc-Pdci-Socialismo 2000) , resa a nome di Paolo Ferrero, Oliviero Diliberto, Cesare Salvi.

Adesso Berlusconi, il corruttore dell’avvocato Mills, si dimetta e si vada subito a nuove elezioni anticpiate. Rispetto alle quali proponiamo a tutte le forze democratiche di dare vita a una brevissima legislatura di garanzia costituzionale che approvi la legge sul conflitto d’interessi, cancelli le misure sulla giustizia approvate dal governo Berlusconi e vari una legge elettorale proporzionale che superi l’attuale “legge truffa”, legge che regala a un Berlusconi e a un centrodestra minoritari nel Paese la maggioranza dei parlamentari.

martedì 6 ottobre 2009

MANIFESTAZIONE METALMECCANICI E MONDO DELLA SCUOLA - il 9 ottobre tutti in piazza!

I Giovani Comunisti/e di Partinico aderiscono alla manifestazione che si terrà venerdì 9 ottobre dalle 9.30 a Palermo. Concentramento presso Piazza Marina. Invitiamo tutti a partecipare!

SOLTANTO LA LOTTA PAGA!

Il numero di disoccupati è arrivato alla cifra record di 400 mila. La crisi sta alimentando la lotta tra poveri, mentre il governo Berlusconi pensa a tutelare i propri interessi, mettendo in atto quella stessa politica economica che ha prodotto questa terribile situazione finanziaria. Chi la crisi l’ha causata sta ponendo le basi affinché nel futuro ne arrivi un’altra ancor peggiore, e nel presente siano invece i più deboli, gli “innocenti”, a pagarla.

Sono stati attuati epocali tagli alla scuola, alla sanità, alle forze dell’ordine, alla tutela dello stato sociale delle famiglie per salvare invece banche ed enti come Alitalia. Quello che sta succedendo l’hanno capito in pochi purtroppo, perché l’informazione, censurata e manipolata, occulta e distorce costantemente le notizie.

Dappertutto nell’UE si aumenta la spesa sulla ricerca e sull’istruzione, considerate, com’è giusto che sia, i volani di un futuro sviluppo economico. Ed invece in Italia: tagli in tre anni del 20% della spesa per l'istruzione pubblica, riduzione del personale amministrativo di 150.000 unità, di 47.000 docenti e 20.000 insegnanti precari senza lavoro (con il 50% dei tagli al Sud). Soltanto in Sicilia sono rimasti senza lavoro 6.779 precari della scuola.

Tagliare i fondi statali significa mettere direttamente le mani nelle tasche di tutte le famiglie italiane. Ad esempio, l’Università di Palermo è stata valutata -3 nella scala meritocratica voluta dal ministro Gelmini. Questo significa taglio di fondi per una struttura che già versa in condizioni pietose e che è destinata a rimanere per sempre un polo di serie B. Il rettore sta così provando in ogni modo a far pagare i tagli del governo agli studenti. Le tasse sono aumentate vertiginosamente (in media 100-200€ a testa), hanno provato ad introdurre il parcheggio a pagamento all’interno della cittadella universitaria, a far pagare una mora-pizzo a chi avrebbe pagato l’iscrizione dopo il 30 settembre (anticipando di molto la normale scadenza). E i mezzucci per fare cassa non finiscono qua…

Siamo qui a protestare insieme al mondo della scuola e ai lavoratori metalmeccanici. Perché cambiare si può e vicende come quella della INNSE di Milano ci dimostrano che la lotta paga. Bisogna riprendere il conflitto sociale con gli scioperi e le mobilitazioni dei lavoratori, affinché questi buffoni del governo capiscano che non possono scaricare la crisi sulle spalle di chi lavora duramente.

Bisogna puntare: 1) una seria politica di redistribuzione del reddito, aumentando salari e pensioni, garantendo giuste condizioni contrattuali e di sicurezza sul lavoro; 2) l’estensione degli ammortizzatori sociali a tutti coloro che ne sono privi o che hanno perso il posto di lavoro, disoccupati compresi, ma anche un massiccio intervento pubblico a favore delle troppe aziende che chiudono; 3) un grande piano d’intervento pubblico nei campi delle fonti di energia rinnovabili e dell’ecologia per creare migliaia di nuovi posti di lavoro.

domenica 4 ottobre 2009

PER IL DIRITTO DI “SAPERE”

Volantino distribuito nel giorno delle manifestazioni nazionali dei precari scuola e per la libertà di stampa

L’informazione e la scuola, pilastri di ogni democrazia, oggi nel nostro paese sono sotto scacco e subiscono un attacco violento dalla destra. Il governo Berlusconi vuole un paese ignorante, un paese in cui l’accesso ai saperi sia privilegio di pochi, ponendo il sistema dell'informazione sotto il controllo diretto dei “soliti” poteri forti e al servizio della propaganda di governo.

42.000 cattedre in meno, tagli in tre anni del 20% della spesa per l'istruzione pubblica, riduzione epocale del personale amministrativo di 150.000 unità, di 47.000 docenti in meno e 20.000 insegnanti precari senza lavoro. A pagare maggiormente le conseguenze di questa scelta scellerata è stato il Sud (50% di tagli). Soltanto in Sicilia sono rimasti senza lavoro 6.779 precari della scuola.

L’università di Palermo è stata valutata -3 nella scala meritocratica voluta dal ministro Gelmini. Questo significa taglio di fondi per una struttura che già versa in condizioni pietose e che è destinata a rimanere per sempre un polo di serie B. Il rettore sta così provando in ogni modo a far pagare i tagli del governo agli studenti. Le tasse sono aumentate vertiginosamente (in media 100-200€ a testa), hanno provato ad introdurre il parcheggio a pagamento all’interno della cittadella universitaria, a truffate le nostre famiglie facendo pagare una mora a coloro che avrebbero pagato l’iscrizione dopo il 30 settembre (cioè più di un mese prima rispetto alla scadenza che viene posta agli studenti ogni anno). Per di più, spacciandoli per test d’ingresso, gli studenti devono sborsare 45 euro anche per i corsi di laurea a numero aperto. E i mezzucci per fare cassa non finiscono qua…

Il popolo italiano ha diritto ad un’informazione senza censure, che Berlusconi vuole palesemente distorcere. Tuteliamo la professionalità dei giornalisti-e, di decine di migliaia di insegnanti precari ridotti a mera merce e licenziati da un governo che in questo modo sferra un attacco gravissimo alla scuola pubblica.

Per la libertà di informazione dei giornali, della televisione pubblica, della rete web, per essere liberamente informati e per la difesa del sapere, contro ogni bavaglio e la svendita della scuola pubblica. È NECESSARIO LOTTARE PER DIFENDERE GLI SPAZI DI DEMOCRAZIA GARANTITI DALLA COSTITUZIONE.

SE NON ORA, QUANDO?

clicca sull'immagine per vedere la classifica degli atenei italiani.

sabato 3 ottobre 2009

MESSINA: UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA

MESSINA – FERRERO: “PROFONDO CORDOGLIO. QUESTO ACCADE CON UN GOVERNO CHE ANTEPONE GRANDI OPERE A SICUREZZA”

“Esprimo il profondo e sentito cordoglio di tutto il Partito della Rifondazione Comunista e mio personale nei confronti delle vittime innocenti della catastrofe naturale che si è abbattuta sul messinese e dei loro famigliari colpiti da questo drammatico disastro.

Siamo una volta ancora al cospetto di un disastro annunciato, dovuto alla mancanza di volontà e di capacità di mettere in sicurezza il territorio – la sola, vera grande opera pubblica da realizzare nel Mezzogiorno e non solo – dopo che soli due anni fa un evento analogo aveva fatto squillare tutti gli allarmi del caso, come denunciano gli amministratori locali.

E’ il frutto letale della politica del tandem Berlusconi/Lombardo, che antepone interessi speculativi, scudi fiscali, progetti faraonici, annunci e le esibizioni mediatiche a una seria e concreta azione di programmazione e messa in sicurezza del territorio. Solo i fondi dissipati per l’inutile e fastosa progettazione del ponte sullo stretto avrebbero potuto consentire di salvare oggi molte vite”

CANGEMI (Prc): Messina, tragedia che ricade sulle classi dirigenti.

La tragedia che ha sconvolto ampie parti del messinese, è come oggi si dice da più parti, una tragedia annunciata. Annunciata e con chiare responsabilità, aggiungiamo noi.

Le responsabilità di vertici politici, istituzionali, amministrativi- a partire da quelli della Regione Sicilia- che hanno abbandonato il territorio all’incuria ed alla speculazione. E’ un problema esplosivo che riguarda tutta la Sicilia, dalle grandi città alle zone interne.

E’ necessario che le classi dirigenti siano chiamate a rispondere di un disastro senza precedenti che rischia di aggravarsi, con recenti misure del governo nazionale e regionale. La battaglia per una nuova politica del territorio è una indifferibile priorità per il futuro della Sicilia.