Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

giovedì 27 gennaio 2011

Le scuole di Partinico rispondano all'appello di Ignazio Cutrò, coraggioso imprenditore edile di Bivona che ha detto no al pizzo

Siamo profondamente amareggiati e sconcertati dinanzi alla vicenda che ha coinvolto la figlia di Ignazio Cutrò, il coraggioso imprenditore edile di Bivona che ha detto no al pizzo, consentendo con le sue denunce l’arresto di numerosi esponenti del clan del territorio agrigentino.
La ragazza purtroppo è costretta a vivere sotto scorta ed i militari sono tenuti ad accompagnarla sin dentro l’aula dell’Istituto Tecnico “Panepinto” di Bivona. Ma nella Sicilia dei paradossi, accade addirittura che il personale scolastico e alcuni docenti in particolare siano infastiditi da questa presenza ritenuta, non si sa bene perché, ingombrante.
Una scandalosa situazione che ci indica chiaramente quanti passi in avanti ancora sono necessari nella lotta alla mafia e soprattutto a quel terreno fertile in cui la criminalità può attecchire, cioè quello dell’omertà.
Il padre, dopo l'umiliazione provata dalla figlia,  che non vuole mettere mai più piede nell'istituto di Bivona, ha lanciato un appello a chi è disposto ad accoglierla nella propria scuola, anche fuori dalla Sicilia.
Noi, oltre alla nostra vicinanza all’intera famiglia Cutrò, vogliamo affiancare la nostra voce a questo amaro appello.
Pensiamo che sarebbe importante che il nostro paese, Partinico, il quale purtroppo è conosciuto soprattutto per gli eventi di cronaca nera collegati proprio alla forte densità mafiosa locale, lanci un segnale forte. Un segnale che non solo serva a dimostrare la proprio solidarietà a Ignazio e Veronica, protagonisti di una ribellione alla mafia che vorremmo fosse un fenomeno diffuso e non un raro ed isolato evento, ma che testimoni anche la creazione a Partinico di una rete importante di sostegno agli imprenditori che vogliono denunciare i propri estorsori, riacquistando quella dignità a cui sono quotidianamente costretti a rinunciare.

sabato 22 gennaio 2011

SODDISFAZIONE PER LA CONDANNA DI CUFFARO. ADESSO SI FACCIANO UN ESAME DI COSCIENZA TUTTI QUEI POLITICI CHE IN QUESTI ANNI LO HANNO SOSTENUTO.

Apprendiamo con soddisfazione la notizia della condanna definitiva a 7 anni di reclusione per Salvatore Cuffaro, purtroppo fino ad oggi Senatore della Repubblica.
Il nostro manifesto, realizzato in occasione
della sentenza di 1° grado.
La Cassazione ha confermato il favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra, dando ragione per l’ennesima volta alle numerose battaglie che i Giovani Comunisti e il partito della Rifondazione Comunista hanno in questi anni condotto nei suoi confronti.
A questo punto, dovrebbero vergognarsi tutti quei politici italiani, siciliani e partinicesi, che in questi anni lo hanno sostenuto, nonostante le pesantissime accuse e le condanne del primo e secondo grado di giudizio.
Cuffaro è soltanto l’apice di un connubio mafia-politica molto più vasto e insito nell’intero panorama politico.
Ma la vittoria della giustizia e della Sicilia onesta, ottenuta con questa sentenza, ci danno coraggio nel perseguire la nostra strada di legalità. Da sempre siamo in prima fila nella lotta contro la mafia, contro le collusioni, contro le clientele, perché la legalità è una condizione imprescindibile per lo sviluppo della Sicilia.

Giovani Comunisti/e – Rifondazione Comunista
circolo Peppino Impastato di Partinico

mercoledì 19 gennaio 2011

Iniziative del PRC Partinico per il 90° anniversario della fondazione del PCI

Venerdì 21 gennaio

presso la sede PRC Partinico – Ex Arena Lo Baido

90° anniversario della fondazione del Partito Comunista d’Italia

>>> ore 19.00: proiezione del documentario“Storia del PCI
>>> ore 20.30: cena sociale di autofinanziamento (10 euro)

Per la cena prenotarsi entro giovedì 20 chiamando al 328 2622319

Partito della Rifondazione Comunista
Giovani Comunisti/e - circolo “Peppino Impastato” Partinico

domenica 16 gennaio 2011

Fieramente incorruttibili. Commento al sit-in organizzato dai GC e dal PRC di Partinico al bene confiscato di C/da Albachiara


L’iniziativa di oggi è il punto d’arrivo di una settimana molto accesa, in cui i Giovani Comunisti e il partito tutto sono stati al centro di una battaglia per la legalità e contro un’antimafia di facciata, poco credibile e controproducente.
Anzi quella di oggi è una iniziativa che arriva dopo mesi, anni di battaglie su un territorio molto difficile, come Partinico. Difficile non solo perché ad alta densità mafiosa, ma perché siamo costretti ad assistere ogni giorno purtroppo ad una politica spregevole, ripugnante, agli antipodi del termine “legalità”.
Veniamo al dunque: da mesi, con forza, chiediamo trasparenza nelle pratiche amministrative e in particolare nell’assegnazione dei beni confiscati, perché riteniamo vergognoso che essi siano al centro delle pratiche clientelari che a Partinico regnano sovrane.

AL SINDACO DI PARTINICO DICIAMO: NON PUOI COMPRARE I VOTI CON I BENI CONFISCATI ALLA MAFIA!

PER ONORARE LA MEMORIA DI PIO LA TORRE E I MORTI DI MAFIA 
Soltanto col sacrificio della sua vita per mano mafiosa fu possibile che la legge che porta il suo nome insieme a quello dell’on. Rognoni, venisse approvata dal Parlamento italiano. La legge con le sue successive modifiche vuole la confisca dei beni della criminalità mafiosa e l’utilizzo degli stessi per scopi sociali e produttivi .
A Partinico l’Amministrazione comunale Lo Biundo vuole che tali beni – e così opera ed agisce – siano utilizzati con scopi palesemente ed incontestabilmente di clientela elettorale umiliando quanti sono morti per mano mafiosa e violentando la LEGALITA’.
Il caso delle Associazioni cui questi beni sono stati assegnati – quello di C/da ALBACHIARA e quello di VIA FERMI - costituisce un esempio eclatante di quanto da noi affermato.
Oggi in nostro Partito ha manifestato davanti un esempio INDISCUTIBILE (il bene di c/aAlbachiara)  di violazione della legge sull’uso dei beni confiscati alla mafia dedicando questa iniziativa alla memoria di Pio La Torre, del generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, dei magistrati Falcone e Borsellino e di quanti per questa causa hanno sacrificato la loro vita.

Partinico 15/01/2011
Partito della Rifondazione Comunista - Giovani Comunisti/e
circolo "Peppino Impastato" di Partinico 

venerdì 14 gennaio 2011

Il comune si doti di un regolamento per l’utilizzo dei beni comunali

Egr. Direttore di Telejato,
siamo costretti, nostro malgrado, a ritornare sulla vicenda dell’Associazione “Parlamento della Legalità”, associazione culturale assolutamente privata e dunque senza alcuna investitura istituzionale, sulla  serietà degli scopi della quale  non abbiamo mai nutrito dubbi. Mentre ne abbiamo nutrito e ne nutriamo tanti per i personaggi politici che dentro quell’Associazione hanno rivestito ed ancora rivestono compiti di rappresentanza. E si tratta di personaggi assai discutibili e con forte capacità di condizionamento politico.  Ma nelle nostre considerazioni odierne non c’entra né questa  Associazione, né quanti ne intendano fare parte, quanto, invece, il ruolo che in questa vicenda ha avuto il Sindaco di Partinico. E ne spieghiamo le ragioni. Il Sindaco Lo Biundo fin dal suo insediamento ha operato in due precise direzioni. 

lunedì 10 gennaio 2011

I GIOVANI COMUNISTI/E E IL PARLAMENTO DELLA LEGALITA’

Chi ha prestato un po' di attenzione all'elenco dei membri che hanno costituito il “Parlamento della Legalità” ha notato che non tutte le realtà giovanili hanno preso parte a questa associazione.

Noi Giovani Comunisti/e, ad esempio, abbiamo rifiutato l'invito dei promotori. Ci sembra doveroso rendere esplicite all'opinione pubblica le perplessità che ci hanno portato a tale scelta.

- Fin da subito abbiamo posto alle realtà giovanili che stavano discutendo di un progetto per la legalità alcune condizioni imprescindibili per la nostra partecipazione, in particolare:
a) una netta presa di distanze da alcuni personaggi politici, come Cuffaro, Dell'Utri, Antinoro, etc che stridono con il nostro concetto di legalità, strettamente connesso alla moralità ed eticità della politica;
b) la condivisione di un giudizio fortemente negativo riguardo alla illegittima, oltre che moralmente discutibile, assegnazione del bene confiscato alla mafia di via Enrico Fermi, la quale è soltanto l'emblema di una gestione poco trasparente dei beni a disposizione del Comune di Partinico.

Crediamo che questi chiari e condivisibili paletti siano delle indispensabili condizioni per la credibilità di una nuova realtà che miri a promuovere concetti di antimafia e legalità. Ed invece, sorprendentemente, queste “richieste” sono state rifiutate.

domenica 9 gennaio 2011

Con il popolo tunisino in lotta!!!


El General, al secolo Hamada Ben Amor, è il 22enne rapper tunisino arrestato per un pezzo contro il presidente Ben Ali. Questa è la versione sottotitolata in italiano. Con il popolo tunisino in lotta.

venerdì 7 gennaio 2011

Adesione alla manifestazione antimafia che si svolgerà a Balestrate domenica 9 gennaio

I Giovani Comunisti/e del circolo “Peppino Impastato” di Partinico rispondono all’appello lanciato dal gruppo di giovani di Balestrate che ha organizzato una manifestazione contro la mafia e contro il pizzo, annunciando la propria partecipazione al corteo di domenica 9 gennaio.
Alla manifestazione andremo portando il nostro concreto e costante impegno nella lotta alla mafia, che nelle ultime settimane ci ha portato in piazza a distribuire i prodotti di Libera, provenienti dai beni confiscati alla mafia, e a diffondere volantini contro il racket tra i commercianti, oltre a richiedere, più volte, legalità e trasparenza nelle pratiche amministrative.
D'altronde l'attentato incendiario della scorsa notte dimostra che il clima nel territorio di Partinico è ancora rovente.

Partinico 07/01/2011
Giovani Comunisti/e
circolo “Peppino Impastato” di Partinico

mercoledì 5 gennaio 2011

CONTRO LA CATTIVA POLITICA - Provocatoria pulizia del giardino abbandonato dal "centro studi Paolo Borsellino"

La nostra è un’iniziativa chiaramente provocatoria nei confronti dei nostri amministratori e di tutti coloro che eletti in questo collegio vanno in trasferta a Palermo non per il bene della nostra comunità, ma per coltivare gli interessi del proprio orticello personale.
E’ sotto gli occhi di tutti la scarsa efficienza e la totale assenza di questa amministrazione e di questo consiglio comunale sotto il profilo tecnico-amministrativo, oltre che politico, nei riguardi dei reali problemi che attanagliano la nostra città.
Partinico è sicuramente una città per la quale è difficile trovare facili soluzioni amministrative. Per questo abbiamo la fortuna, ma a conti fatti è meglio dire la sfortuna, di avere una decina di amministratori, trenta consiglieri comunali, due consiglieri provinciali e un assessore provinciale.
Chiediamo ai cittadini di Partinico: queste persone, che ricoprono importanti incarichi pubblici perché sono stati democraticamente eletti, finita la campagna elettorale, hanno più bussato alle vostre porte?

sabato 1 gennaio 2011

Buon 2011