Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

giovedì 31 dicembre 2009

Bilancio di fine anno - auguri per un 2010 migliore!

Cari compagni e compagne,

si chiude un 2009, nel quale noi Giovani Comunisti/e di Partinico, ci siamo spesi molto come ogni anno.

Ci siamo impegnati sul fronte dell'antimafia sociale (con le battaglie per la legittima assegnazione del bene confiscato di via Fermi, con l'appoggio alla cooperativa Noe che lavora sul bene confiscato alla famiglia dei Madonia), sul fronte ambientale (con la ripresa a partire dalla nostra azione della mobilitazione nei confronti della Distilleria Bertolino e la creazione del comitato NoBertolino), sul fronte del lavoro (con la creazione di un comitato di lotta per diga Jato e a fianco degli agricoltori del comprensorio), sul fronte dei giovani (con una durissima battaglia all'attuale assessore alle politiche giovanili del comune riguardo ad una consulta giovanile completamente allo sbando), sul fronte culturale (con i nostri consueti cineforum e i dibattiti culturali all'interno del nostro circolo), sul fronte sociale (affinché questa società non dimentichi pilastri di qualunque coscienza civica, come Peppino Impastato, Danilo Dolci), sul fronte della solidarietà (con la raccolta di beni di prima necessità inviati in Abruzzo soltanto qualche giorno dopo il terremoto), sul fronte dell'informazione (con la distribuzione di tantissimi volantini affinché la gente capisca in quale disastrosa situazione politica, sociale, economica si trova attualmente l'Italia sotto la gestione politica della destra e di Silvio Berlusconi), sul fronte della scuola e dell'università (con gli scioperi, le iniziative contro l'aberrante azione del ministro alla pubblica distruzione Mariastella Gelmini).

Insomma richiederebbe troppo tempo la descrizione di ogni nostra iniziativa, tanto lunga sarebbe la lista su cui informarvi.

I Giovani Comunisti/e saranno sempre in prima linea contro ogni ingiustizia anche nel 2010.

Vi auguriamo che il nuovo anno sia come ognuno di voi lo immagina. Ricordate però che nulla cade dal cielo e che, se come noi sperate in un mondo migliore sotto tutti i punti di vista, sarà necessario lavorare e spendersi in prima persona affinché questa accada!

Allora compagni e compagne, vi auguro un 2010 di militanza e di successi! e ricordate che noi giovani comunisti siamo la speranza di questa società!

Gianluca Ricupati

mercoledì 30 dicembre 2009

Commemorazione di Danilo Dolci

La mattinata di ieri l’abbiamo dedicata totalmente alla memoria di Danilo Dolci. A dire il vero, il suo ricordo non occupa nella nostra mente lo spazio di una sola mattinata o di un’isolata iniziativa. Abbiamo precisato ieri che ricordare Danilo significa innanzitutto impegnarsi a ripartire da quegli insegnamenti che egli cercò di impartire e di mettere in pratica nei fatti. Non mi sento di peccare di presunzione nel dire che noi, Giovani Comunisti e Rifondazione Comunista di Partinico, da sempre dimostriamo di aver fatto nostri i principi di Danilo, lavorando quotidianamente, senza secondi fini, per cambiare la realtà che ci circonda e trovandoci molto spesso a combattere il fatalismo, la rassegnazione della gente, proprio come fece il grande Danilo non appena arrivò nel nostro comprensorio.

Purtroppo non posso negare che, qualcosa, seppur minimamente, ha macchiato una sentita commemorazione di Danilo. Cosa? Rispondo chiaramente e con molta sincerità che la presenza del sindaco e di alcuni suoi assessori, a mio parere, è stata soltanto un’ennesima passerella davanti alle telecamere, anzi addirittura quasi un dispetto nei confronti del nostro partito. E a sostegno della mia affermazione, vi racconto in breve cosa accadde lo scorso anno, quando questi stessi politici erano già amministratori: la commemorazione si svolse con una ventina di persone, tutti nostri compagni, più qualche pezzo della società ancora sensibile nel conservare accuratamente la propria memoria. Le istituzioni non si degnarono nemmeno di un comunicato stampa in ricordo di Danilo, forse non ne ricordarono neppure l’anniversario dalla sua scomparsa. La delusione fu talmente tanta che arrivato a casa mi sfogai scrivendo qualche riga e intitolandola “la memoria dimenticata di Danilo Dolci”.

Ma al di là di ciò, che costoro abbiano appuntato nelle proprie agende che il 30 dicembre si ricorda Danilo, non può farmi che piacere.

Devo dire che tuttavia arrivato a casa, in uno zapping tra le varie emittenti locali che avevano realizzato un servizio ieri mattina, sono rimasto abbastanza irritato da più affermazioni del sindaco Lo Biundo, che voglio qui discutere affinché non solo la prossima volta eviti queste brutte figure e di fare questo genere di affermazioni infantili, ma anche, costruttivamente, affinché onori, seppur su mio suggerimento, in modo concreto la memoria di Danilo.

Il sindaco ha affermato ai microfoni di Teleoccidente che “c’è un atto deliberativo, dove FORSE GLI PARE che ci fosse via Dolci”. Voglio allora aiutare Lo Biundo, forse troppo impegnato nell’organizzazione del suo brindisi di fine anno, nella ricerca di questo atto.

Ebbene sì, caro sindaco, via Danilo Dolci c’è, ma questa per noi non è una sorpresa: lo diciamo anche a lei da molti, molti mesi. Purtroppo il suo atteggiamento tipicamente siciliano del “non vedo, non sento” non gli ha permesso di prestare la dovuta attenzione alle nostre proposte.

Vada a leggersi o si faccia leggere la delibera numero 31 del 4 marzo 2008 dell’ex commissario straordinario Saverio Bonura, che purtroppo ha dovuto lasciare la gestione della città nelle sue mani.

Ma perché noi abbiamo voluto fare questa intitolazione simbolica della strada a Danilo Dolci? Vi pare che sia nostra intenzione sostituirci ai funzionari comunali per giunta a nostre spese nell’incarico di svolgere l’ordinaria attuazione di una delibera comunale? La risposta è ovvia. Il nostro gesto ha sì onorato la memoria di Danilo, ma voleva contemporaneamente sollecitare questo sindaco, come da molto tempo facciamo, a fare il proprio lavoro e rendere esecutiva quella delibera, che istituisce via Peppino Impastato, via Danilo Dolci, via Turiddu Termini, via Cola Geraci, via Casarrubea e tante altre.

Mi sembra pure alquanto banale spiegarvi il significato di un gesto che dovrebbe essere palese in sé. Ed invece, non solo Lo Biundo non ha avuto l’intelligenza di capire qual era la funzione di tale gesto, presentandosi anche lui durante questa intestazione simbolica, ma ha fatto la sua passerella e il suo futile discorsetto senza neppur essersi informato sul contenuto della delibera che invochiamo da mesi e si è anche permesso quasi di sminuire, ai microfoni di Telejato, il valore di tale targa, affermando che quando la farà lui questa intestazione (e quannu?!), essa sarà molto più decorosa, perché questa…”. Mi fermo qui e non commento perché mi reputo più maturo rispetto all’infantilismo del sindaco Lo Biundo.

Sono comunque contento di aver visto ieri tante (ma non troppe) persone ricordare Danilo Dolci, sentendolo veramente. Mi ha scosso particolarmente la visita agli operai che stanno svolgendo un sit-in permanente negli impianti di sollevamento della diga Jato. Voglio augurare loro che il 2010 porti con sé la risoluzione di questa vicenda che mette in bilico il loro futuro e quello dei loro figli. Purtroppo la politica, quella sporca ma che purtroppo detiene il potere decisionale, ha sempre dimenticato questi uomini. Nel limite delle nostre possibilità, noi li sosterremo con qualunque mezzo a disposizione.

Gianluca Ricupati

P.s. caro Sindaco, la delibera può scaricarla anche da questo sito. Intanto le metto in evidenza l’immagine che le chiarirà definitivamente la presenza di via Danilo Dolci nel territorio comunale. Mi scusi se approfitto dell’occasione per augurare a tutta la cittadinanza un buon 2010 con la speranza che lei venga mandato a casa e lasci il posto di sindaco a persone più capaci, prima che Partinico non abbia neppure più la possibilità di risollevarsi dalle proprie ceneri.

sabato 26 dicembre 2009

Commemorazione di Danilo Dolci e intestazione di una via di Partinico

Mercoledì 30 alle ore 10 si terrà una cerimonia per commemorare Danilo Dolci a 12 anni dalla sua scomparsa in via Iannello a Partinico, nel quartiere Spine Sante, dove nel 1962 in una modestissima dimora, Danilo Dolci iniziava lo sciopero della fame contro la povertà e la miseria a sostegno dei banditi, cioè i diseredati di Partinico, e per la realizzazione della diga sul fiume Jato.

In seguito, ci sposteremo in una strada traversa di viale dei Platani nei pressi della stazione ferroviaria di Partinico, che intitoleremo simbolicamente, come abbiamo già fatto per Peppino Impastato, a Danilo Dolci. Tale via dovrebbe essere già intestata alla sua memoria: le pratiche burocratiche sono state portate a termine ai tempi del commissario straordinario del comune di Partinico, ossia quasi 2 anni fa, ma l’attuale sindaco ha consapevolmente lasciato la pratica nel cassetto.

martedì 22 dicembre 2009

Riunione di fine anno

Mercoledì 23 dicembre si terrà la riunione di fine anno del circolo Peppino Impastato del PRC e dei Giovani Comunisti/e di Partinico.

L’appuntamento è alle ore 18:00 presso la sezione di Corso dei Mille 141.
Sarà l'occasione per tirare le somme di un anno intenso di lavoro, che ha visto il nostro circolo come al solito in prima linea nelle battaglie per la tutela dei diritti dei cittadini e dei giovani di Partinico.

E naturalmente saluteremo il 2009 con un brindisi tra compagni!

domenica 13 dicembre 2009

Dossier sul bene confiscato alla mafia di via Fermi consegnato al magistrato De Francisci

Questa mattina, in occasione della manifestazione “Obiettivo Legalità 2009” dell’Osservatorio Sviluppo e Legalità “Giuseppe La Franca”, abbiamo consegnato al dottor Ignazio De Francisci il dossier sul bene confiscato alla mafia di Partinico, sito in via Fermi. Ecco il contenuto:

Al dottor Ignazio De Francisci

OGGETTO: INCOERENTE ASSEGNAZIONE DEL BENE CONFISCATO DI VIA FERMI 33-35, SITO IN PARTINICO, RISPETTO ALLA FINALITÀ ASSEGNATA ALL’EDIFICIO DAL CONSIGLIO COMUNALE

Scriviamo alla S.V. con la speranza che la lettura di questo dossier possa portare ad un’indagine-inchiesta in materia di legalità e trasparenza nel comune di Partinico, al fine di correggere quella che, a nostro avviso, è una vicenda che presenta diverse perplessità e aspetti da chiarire.

Alleghiamo alla presente una documentazione che approfondisce le argomentazioni che invece in questa sede cercheremo di rendere quanto più sinteticamente e chiaramente possibile.

In data 4 maggio 2009, dopo aver preso visione del bando per l’affidamento in concessione del bene confiscato ad Antonino Bonura in via Enrico Fermi n°33-35, gli scriventi hanno sentito subito la necessità di evidenziare all’amministrazione comunale di Partinico, guidata dal sindaco Salvatore Lo Biundo, senza nutrire a priori alcun pregiudizio, che le condizioni vincolanti per la presentazione della domanda di concessione erano assolutamente inaccessibili per il mondo delle associazioni e delle comunità giovanili. In modo costruttivo, ci siamo sentiti in dovere di pressare il Comune affinché il bando, del quale abbiamo elencato gli aspetti negativi, venisse revocato e di conseguenza venisse avviato un tavolo di discussione direttamente con il mondo giovanile di Partinico per porre insieme le basi di un eventuale successivo bando. Avevamo anche proposto, considerate le difficoltà di revoca di un bando ormai pubblicato, alla suddetta giunta comunale, attraverso una lettera scritta, di prendere un impegno politico immediato affinché almeno il piano terra dell’edificio venisse destinato a centro ricreativo e polifunzionale per i giovani di Partinico e dell’intero comprensorio.

Siamo stati pesantemente snobbati mediante una sintetica risposta da parte dell’assessore al ramo pubblicata sul quotidiano “Giornale di Sicilia”.

Abbiamo raccolto in poche ore più di 300 firme, che sono state presentate senza alcun minimo risultato in un incontro richiesto all’ass. alle politiche giovanili e alla legalità, Caterina Panzavecchia, nel quale abbiamo in ogni modo cercato di tracciare una possibile strada comune, che non prevedesse che il bando, seppur pessimo e non adatto alle finalità preposte, venisse revocato, ma che l’amministrazione si facesse almeno garante nei confronti del futuro assegnatario della necessità di conciliare le esigenze di quest’ultimo con la volontà del precedente consiglio Comunale che esplicitava la finalità di suddetto immobile sotto la forma “centro culturale-ricreativo per i giovani”.

Anche qui nessuna risposta. Così i termini sono scaduti e il bene è stato assegnato.

In che modo lo lasciamo valutare a voi, tenendo conto che la ATI a cui il bene è stato assegnato è composta per 2/3 da associazioni (“Carabinieri in congedo” e “Associazione Nazionale mutilati di guerra”) lontane anni luce dal rappresentare le istanze giovanili, mentre la terza associazione qualche anno fa ha ottenuto l’assegnazione di un bene in c/da Albachiara, dove non è mai stata avviata alcuna attività e che si trova ancora oggi in totale stato di abbandono.

Naturalmente è andata a vuoto ogni richiesta di revoca dell’assegnazione, ritenuta assolutamente illegittima da noi, nonché da numerose associazioni che hanno invano partecipato alla gara di concessione.

Peraltro, nei giorni successivi all’assegnazione, è venuta a galla la notizia che il bene di via Fermi sia registrato presso il catasto del Comune come fondo terriero, dunque l’amministrazione avrebbe dato in assegnazione una struttura completamente abusiva.

Ci appelliamo agli organi istituzionali che vigilano sul rispetto delle regole e delle norme in questa nostra società, perché riteniamo che sia inammissibile che su temi tanto delicati che interessano la comunità manchi il necessario raccordo tra cittadini e istituzioni e ci possano essere zone d’ombra capaci di ingenerare sfiducia nei confronti delle istituzioni.

La ringraziamo vivamente per l’attenzione prestata a tale documento e Le porgiamo distinti saluti.

Comitato “Giovani Partinicesi”

Se volete leggere tutto il contenuto del dossier sul bene confiscato di via Fermi, cliccate qui per scaricarlo:

http://www.gcpartinico.altervista.org/index.php?option=com_rokdownloads&view=file&Itemid=73&id=25:dossier-via-enrico-fermi

venerdì 11 dicembre 2009

Raccolta firme NoBertolino - week-end in piazza!

Prosegue a pieno regime la raccolta firme del comitato NoBertolino, che noi Giovani Comunisti/e di Partinico abbiamo promosso, e del Patto per la salute e l’ambiente Nino Amato.

Gli abitanti del comprensorio di Partinico potranno sottoscrivere la denuncia contro la distilleria Bertolino nel gazebo che troveranno in piazza Duomo a Partinico nel pomeriggio di domani sabato 12 dicembre dalle 16 alle 20 e nell’intera giornata di domenica 13 dicembre dalle 9 alle 20.

L’obiettivo del comitato è quello di far ripartire le indagini delle forze dell’ordine e della magistratura sugli impianti della distilleria, che, lo ricordiamo, sono stati dissequestrati solo per mere scadenze temporali giudiziarie (la cosiddetta prescrizione), e non perché l’azienda abbia ricevuto l’assoluzione dal giudice in merito ai reati che le sono stati contestati.

Riteniamo più che legittimo chiedere che venga accertato se la distilleria Bertolino sia in regola con le normative vigenti e se la puzza che proviene dall’industria, oltre a molestare le normali attività quotidiane di ogni cittadino e causare problemi quali nausea, bruciori alla gola e mal di testa, abbia ben più gravi conseguenze sulla salute degli abitanti del comprensorio partinicese.

Per questo, chiediamo a tutti i cittadini di sottoscrivere la denuncia per molestie olfattive (art. 674 c.p.) che sarà presentata presso il Commissariato di P.S. di Partinico.

Siamo tutti coscienti che i disagi legati alle attività della distilleria erano cessati allorquando nel 2005 gli impianti della citata azienda erano stati posti sotto sequestro giudiziario per reati ambientali e nessuno di noi si spiega in virtù di quali autorizzazioni (o norme) la Distilleria Bertolino possa porre in essere le stesse condotte che nel 2005 sono state considerate illeciti penalmente rilevanti..

Per questo chiediamo giustizia e vi invitiamo a firmare sabato dalle 16 alle 20 e domenica dalle 9 alle 20 in Piazza Duomo a Partinico la denuncia contro la distilleria Bertolino. Il rispetto dell’ambiente e della salute pubblica è un nostro inalienabile diritto: reclamiamolo tutti insieme!

Giovani Comunisti/e Partinico - Comitato NoBertolino

domenica 6 dicembre 2009

Raccolta firme contro la distilleria Bertolino

Partinico - Città della puzza

Viene a firmare la denuncia cittadina contro la distilleria Bertolino in Piazza Duomo nel gazebo accanto la chiesa Madre.

Domenica 6 dicembre dalle 10 alle 20.

La raccolta sarà replicata nelle prossime settimane ogni sabato e domenica in Piazza Duomo.

Questo è il testo della denuncia. Se volete aderire al comitato, darci una mano nella raccolta, potete contattarmi alla mail gianluca_89@hotmail.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. o al numero 3287252134.

Gianluca Ricupati - Comitato NoBertolino!

Al Commissariato di P.S.

Oggetto: denuncia per molestie olfattive (art. 674 c.p.).

I sottoscritti cittadini residenti nel Comune di Partinico e nelle zone limitrofe

P r e m e s s o

che, a seguito della ripresa dell’attività industriale della Distilleria Bertolino, sita in Partinico nel V.le dei Platani s.n.c., si sono ripresentate tutte le gravi molestie olfattive legate alla lavorazione dei materiali trattati dall’azienda, con particolare riguardo ai fumi provenienti dal complesso industriale, che si diffondono visibilmente dalla ciminiera più alta per l’intero paese e per le zone limitrofe secondo la direzione dei venti sia di giorno che, in particolar modo, di notte, rendendo l’aria puzzolente ed irrespirabile per l’odore acre dei materiali vinosi bruciati (come vinaccia e feccia), con i conseguenti problemi e disagi - quali nausea, bruciori alla gola e mal di testa - che rendono difficoltose anche le normali attività quotidiane;

che tali disagi legati alle attività della Distilleria erano cessati allorquando, nel 2005, gli impianti della citata azienda erano stati posti sotto sequestro giudiziario per reati ambientali;

che non è dato comprendere in virtù di quali autorizzazioni (o norme) la Distilleria Bertolino possa porre in essere le stesse condotte che nel 2005 sono state considerate illeciti penalmente rilevanti.

Tutto ciò premesso, con la presente, i sottoscritti

c h i e d o n o

a Codesta Autorità di P.G., di voler informare di tali fatti la Procura della Repubblica di Palermo, perché intervenga adottando tutti i provvedimenti di competenza a tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

Per aggiornamenti visita il sito www.gcpartinico.altervista.org

venerdì 4 dicembre 2009

Comitato NoBertolino: appuntamento per il 5 dicembre!

Cari compagni/e,

come ben sapete in questi giorni ci stiamo molto impegnando sulla battaglia ambientale contro la distilleria Bertolino, dopo il dissequestro degli impianti dovuto alla prescrizione dei reati ad essa contestati.

La puzza è tornata a Partinico e la situazione ha spiazzato un po' tutti. Dobbiamo riprendere la mobilitazione: per questo abbiamo lanciato la proposta di un comitato trasversale del quale ci siamo fatti promotori.

Il prossimo appuntamento è per SABATO MATTINA 5 DICEMBRE ALLE 9 al teatrino di Partinico.

ODG:
1) raccolta firme di denuncia contro la puzza che proviene dagli impianti della distilleria Bertolino (che saranno direttamente depositate direttamente nel vicino Commissariato di P.S.);

2) parlare di come organizzare le future mobilitazioni (calendarizzare la raccolta firme per tutta la città e con tutti coloro che vogliono starci) al fine di dare a questo movimento un'organizzazione unitaria;

3) sit-in davanti il comune di Partinico per chiedere l'intervento dell'amministrazione comunale sulla questione Bertolino.

Vi invito a partecipare e a diffondere l'iniziativa quanto più possibile!

Giovani Comunisti/e Partinico

mercoledì 2 dicembre 2009

SINTESI DELL'ASSEMBLEA PROVINCIALE DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

Venerdì, 27 novembre, per iniziativa dei soggetti proponenti – Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialismo 2000 e dell’Area programmatica “Lavoro e Società” – in un’aula Rostagno, traboccante di simpatizzanti, è stato presentato il documento-appello per la costruzione della Federazione della Sinistra.

Il documento a cui hanno aderito numerose personalità della politica, del sindacato e della cultura della città, è stato occasione di un serrato dibattito sulle ragioni che militano a favore della ritrovata unità delle forze della Sinistra anti-capitalista.

Ha aperto i lavori Mario Guarino Segretario provinciale di Rifondazione Comunista.

Tra i contributi più importanti quello di Luca Cangemi, Segretario regionale di Rifondazione Comunista che dopo aver illustrato il percorso che porterà alla compiuta realizzazione del progetto federativo ha messo bene in luce come il progetto della Federazione sia alternativo al mondo “bipolare” su cui il PD tenacemente continua a puntare.

Non meno significativo l’intervento di Pietro Milazzo dell’area programmatica “Lavoro e Società” che si è pronunciato a favore di un’elaborazione dei contenuti programmatici attraverso l’apertura di “cantieri” dedicati all’approfondimento delle diverse problematiche a partire da quelle del lavoro e del disagio sociale. Ha espresso poi l’auspicio che i Partiti siano disponibili a una “cessione di sovranità” alla Federazione.

Nino Rocca nel suo intervento si è soffermato sulla critica situazione dei movimenti che non sono riusciti a fare “il salto di qualità” e a costruire tra loro una rete. Secondo Rocca i movimenti da soli non sono in grado di sostituirsi ai partiti e al sindacato. Il prof. Luca Nivarra dell’Università di Palermo ha sottolineato l’esigenza di puntuali regole di funzionamento degli istituti della costituenda Federazione e, per quanto riguarda il ruolo politico della Sinistra, ha evidenziato come ogni tentazione di mediazione del conflitto sociale debba essere del tutto accantonata. Frank Ferlisi ha parlato dell’inquieto contesto istituzionale nazionale dove appare sempre più evidente il desiderio di Berlusconi e soci di andare al di là dei limiti imposti dalla Costituzione con il rischio sempre più evidente di una crisi di regime. Stessa preoccupazione è stata espressa da Corrado Carpinteri.

Zaher Darwish della CGIL di Palermo ha colto l’occasione per annunciare che prossimamente una delegazione si recherà a Gaza per dare un tangibile segno di solidarietà a quella popolazione duramente provata dalla guerra che Israele contro di essa ha barbaramente condotto.

Nicola Cipolla ha sostenuto l’assoluta necessità di non chiudere il dibattito con tutte quelle forze – di comune origine – come Sinistra e Libertà che condividono la nostra impostazione anticapitalista. Nicola ha poi tratto dal vasto bagaglio della sua esperienza politica e delle sue battaglie ricordi e esempi che appaiono ancora oggi vivi e attuali.

Giusto Catania è stato fermissimo nell’esprimere l’idea della necessità di aprire un duro confronto con i partiti del Centro-Sinistra per incalzarli, con prese di posizione “forti”, sui temi più spinosi del momento in particolare sulle vertenze sociali. Per quanto riguarda il PD occorre verificare la sua posizione nei confronti del governo Lombardo che non può essere certamente definito un progresso rispetto al precedente governo Cuffaro.

Gianluca Ricupati ha richiamato l’attenzione sulla necessità di prestare la massima attenzione a possibili infiltrazioni mafiose qualora si dovesse procedere alla vendita dei beni sequestrati alla mafia. Ha ricordato il successo delle recenti mobilitazioni dell’opinione pubblica a Partinico in tema di acqua e di ambiente (a proposito della riapertura della distilleria Bertolino).

Per Davide Ficarra la Federazione deve costituire il risultato di un incontro tra “persone”, deve vivere nelle lotte comuni e nella gestione dei concreti conflitti sociali. Non deve assolutamente dare l’immagine di un’aggregazione costituita per occasionali esigenze elettorali.

Nel corso dell’assemblea più voci hanno condannato ogni pratica omofobica e la necessità di essere presenti e ancora più determinati nelle lotte per la difesa dell’ambiente e contro la privatizzazione dell’acqua.

Salvo Petrucci Segretario regionale dei Comunisti italiani nelle sue conclusioni ha messo in evidenza la ricchezza e la qualità del dibattito. Si è soffermato sul fenomeno del Berusconismo e sulla necessità di superare l’attuale legge elettorale e il bipartitismo – fortemente voluti dal PD – che precludono a una parte consistente del corpo elettorale di partecipare alla vita politica del paese.

In ultimo ci si è dati appuntamento a Roma per il prossimo 5 dicembre alle ore 9,30 al Teatro Brancaccio in via Merulana 244 per l’assemblea nazionale di lancio della Federazione.

(nota inviata dall’ufficio stampa PRC-SE Palermo)

visita il nuovo sito dei giovani comunisti/e di Partinico su www.gcpartinico.altervista.org