Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

venerdì 27 dicembre 2013

16 anniversario della morte di Danilo Dolci - 30 dicembre ore 10.30 Largo Scalia (Partinico)


martedì 24 dicembre 2013

Buone feste


lunedì 23 dicembre 2013

E io pago...! Ecco l'augurio di buon natale del sindaco Lo Biundo...

mercoledì 11 dicembre 2013

COMUNICATO STAMPA SULLE CONDIZIONI STRUTTURALI DEL LICEO CLASSICO E DELL'ISS DANILO DOLCI

In data 09/12/2013 I Giovani Comunisti del circolo “Peppino Impastato” di Partinico e i consiglieri di Cambiamo Partinico Gianluca Ricupati e Valentina Speciale hanno incontrato il dirigente scolastico del Liceo Scientifico Santi Savarino, la Prof.ssa Chiara Gibilaro, per sincerarsi della situazione del liceo Classico. Da molto tempo infatti sono noti i difetti strutturali in cui versa l’edificio sito in via Filippo Testa, lamentate giustamente con forza nelle ultime settimane dagli studenti i quali hanno dato vita ad una mobilitazione culminata in una manifestazione e un tentativo di occupazione poi però subito rientrato. Durante l’incontro, la Prof.ssa Gibilaro ha puntualmente spiegato che la soluzione ai problemi esistenti è alle porte: dopo un iter di oltre 2 anni, la scuola sta finalmente ultimando, in collaborazione con la Provincia, tutte le procedure necessarie a far partire lavori di sostituzione degli infissi, rifacimento del prospetto e delle coperture danneggiate per un importo pari a 742.000€. Manca soltanto l'indizione della gara d'appalto e i tempi tecnici (qualche mese al massimo) successivi previsti dalla legge prima dell'aggiudicazione definitiva dei lavori. Per accelerare ancora di più i tempi, i consiglieri comunali Ricupati e Speciale solleciteranno nei prossimi giorni gli uffici della Provincia Regionale di Palermo nella speranza che gli studenti del liceo di via Filippo Testa possano finalmente studiare in totale sicurezza! I Giovani Comunisti di Partinico continueranno a seguire l'evolversi della vicenda con l'obiettivo di porre in essere tutte le forme necessarie di impegno per garantire a tutti e tutte il diritto allo studio nelle migliori condizioni possibili. Contestualmente, è seguita con attenzione anche la mobilitazione degli studenti dell'ISS "Danilo Dolci" di Partinico, privati degli spazi e degli strumenti essenziali per sviluppare gli indirizzi di studio scelti. Una delle poche scuole che può vantare un trand positivo delle iscrizioni versa infatti in una situazione impossibile da sostenere: purtroppo neanche l'affitto del plesso di via Catalano (terza sede in cui sarà dislocato parte dell'istituto) risolverà i problemi annosi che invece andrebbero affrontati alla radice da una politica lungimirante, ponendosi l'obiettivo di realizzare nel nostro territorio un polo Alberghiero-Turistico-Enogastronomico d'avanguardia a servizio di tutto il golfo di Castellammare.

sabato 7 dicembre 2013

FORCONI MAFIA E FASCISMO

Con lo svolgersi della crisi peggiore degli ultimi cento anni è sicuramente possibile che movimenti di matrice reazionaria trovino fertile humus nel malcontento generale: padroni e padroncini spalleggiati dall'estrema destra, che con un manifesto politico blando possono raccogliere facilmente il malcontento popolare. La piattaforma organizzativa non mette in alcun modo in discussione i poteri locali e i poteri forti, concentrando la polemica solo sul mancato finanziamento da parte del governo e su richieste che, se si valutano nel concreto, non beneficiano che i padroni. L'anno scorso, quando al governo regionale c'era ancora Lombardo, a capo di poche centinaia di uomini sparsi nella Sicilia, i leaders di Forza nuova-Mpa hanno guidato una vera e propria serrata. Con atti intimidatori e mafiosi hanno bloccato tir, camion e furgoni e spesso automobilisti nella principali arterie stradali e svincoli: la minaccia più frequente il taglio delle gomme e dove ciò non è stato sufficiente si è arrivato al pestaggio (un caso accertato quello di Lentini, nel siracusano). In molti comuni dell’entroterra siculo (Palagonia, Scordia, Militello) numerose testimonianze parlano di una vera e propria serrata che ha impedito ai braccianti di lavorare e alle attività commerciali di restare aperte; diversi negozianti hanno dichiarato di aver subito pressioni pena l’incendio dei locali. La parola sciopero è stata abusivamente sostituita a quella di serrata, consegnandola ai media locali, in un’ottica del tutto revisionista. Le forze dell’ordine si sono rivelate del tutto conniventi con quanto accade, garantendo grande agibilità ai manifestanti nei presidi. Oggi ci riprovano abusando della parola "rivoluzione" ma si tratta solo di leghisti delusi, neofascisti che inneggiano a un governo di militari, e saltimbanco pronti solo a curare i propri interessi personali e stare con il migliore offerente. Basta leggere la storia politica e personale di questi squallidi personaggi che si ergono a capipopolo per rendersi conto di quanto affermiamo. Troviamo paradossale bloccare l'economia di settori già in crisi provocando un fortissimo danno economico a quelle categorie produttive già in forte difficoltà per via della crisi. Siamo consapevoli che il problema del mezzogiorno non deriva dalla destinazione dei flussi economici: che sia un padrone siciliano od uno piemontese a gestire tali flussi non cambia che a pagare le conseguenze del sistema capitalista siano sempre e solo i ceti subalterni, sotto la gestione e il controllo di coloro che ci lavorano. Occorre oggi lottare per la nazionalizzazione del settore dei trasporti e dei settori produttivi alimentari. Se la benzina aumenta la responsabilità è delle multinazionali del petrolio e dei loro servi al governo: nazionalizzare l’intero settore degli idrocarburi deve essere la nostra risposta. Solo in questo modo sarà possibile il riscatto per il sud, incidendo sulla disoccupazione che è il terreno su cui gli imprenditori mafiosi riescono a radicarsi.