Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

venerdì 19 giugno 2009

POLITICA CLIENTELARE SUL BENE CONFISCATO DI VIA ENRICO FERMI

Avevamo ragione. L’assegnazione del bene confiscato alla mafia di via Enrico Fermi da un lato rinnega pienamente quella che era la destinazione a centro giovanile della struttura, decisa anni fa dal consiglio comunale, dall’altro lato si è fondata sui soliti criteri clientelari che mirano a favorire soltanto gli amici della giunta Lo Biundo, che da un anno sta spartendo la torta delle risorse partinicesi a parenti e sostenitori della campagna elettorale.

Avevamo sollevato più di un mese fa le nostre pesanti perplessità sull’impostazione del bando stilato dal Comune, che di fatto escludeva le realtà giovanili dall’assegnazione e sembrava a priori “cucito” sopra qualcuno.

Con altre realtà giovanili della sinistra di Partinico e associazioni apartitiche, raccogliemmo addirittura in fretta e furia 300 firme presentate in un incontro a lungo agognato con l’assessore Panzavecchia e rimaste evidentemente in un cassetto, dato che si conosceva già chi doveva essere il destinatario dell’edificio.

Il vincitore della gara indetta è di fatto un consorzio fittizio, creato per permettere alle 2 associazioni, “Carabinieri in pensione” e “Combattenti e Reduci”, di ottenere il bene, che già molti mesi fa il sindaco Lo Biundo aveva loro promesso. E il tutto con la complicità dell’associazione Gatto Silvestro, coinvolta solamente per ottenere più punteggio, avendo già da anni in assegnazione un bene in c/da Albachiara, dove non è mai stata avviata alcuna attività e che come sappiano è in totale stato di abbandono.

Le 3 associazioni hanno in campagna elettorale appoggiato palesemente la coalizione di Lo Biundo.

Fare clientela proprio sui beni confiscati alla mafia in una terra afflitta da Cosa Nostra è veramente aberrante e il fatto che associazioni, come le suddette, che rappresentano forze militari, prestino il fianco a giochetti di tal genere, nega veramente il concetto di legalità, che proprio essi in primis dovrebbero tutelare.

Questa breve cronistoria palesa le ragioni per cui riteniamo l’assegnazione del bene assolutamente illegittima e ne chiediamo a gran voce l’immediata revoca.

Sarebbe opportuno in seguito avviare un discorso unitario con tutte le realtà del comprensorio per istituire nella struttura un centro ricreativo-giovanile, come abbiamo già concretamente chiesto all’assessore al ramo.

È paradossale che una Amministrazione giovane, che si spacciava per il rinnovamento di Partinico, ignori totalmente le richieste dei giovani e continui a perpetrare questo tipo di politica sporca e clientelare.

Giovani Comunisti/e

Sezione Peppino Impastato di Partinico

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