
Il film narra in forma romanzata della vita della filosofa alessandrina Ipazia (Rachel Weisz) e del suo assassinio per mano dei cristiani parabolani, nel marzo del 415. Mentre le rivolte e gli attacchi da parte dei gruppi religiosi imperversano ad Alessandria d'Egitto, Ipazia tenta di difendere il mondo antico, rappresentato dal sapere della famosa Biblioteca di Alessandria.
I cristiani, in rapida ascesa e guidati dal vescovo Cirillo, la cui ambizione è la distruzione delle altre religioni presenti ad Alessandria, minacciano la coesistenza pacifica promossa dal prefetto Oreste. Allo stesso tempo, lo schiavo Davo (Max Minghella) è diviso tra l'infatuazione per la filosofa e la speranza nella libertà che il movimento cristiano sembra offrire
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