Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

venerdì 8 aprile 2011

CONSULTA GIOVANILE DI PARTINICO: UNA STORIA INFINITA. CI SIAMO QUASI?

Confesso che la notizia ricevuta due giorni fa che mi annunciava l’odierna riunione per la ricostituzione della Consulta Giovanile di Partinico lanciata dall’assessore alle Politiche Giovanili in persona mi ha davvero stupito. Mi dilungherei troppo nel raccontarvi di questa storia infinita: basta dire che dal maggio del 2009 abbiamo tentato in tutti i modi di rianimarla. Lettere, comunicati, volantini, messaggi, incontri, riunioni. Per quasi due lunghissimi anni, ogni tentativo è andato a vuoto.

Le responsabilità non le abbiamo mai taciute: prima l’ormai celebre ex presidente Pietro Salvia ne ha combinate di tutti i colori (e sul suo operato è proprio il caso di stendere un velo pietoso, molto pietoso), poi proprio l’assessore Panzavecchia ha contribuito alla distruzione di questo importante organo giovanile, rimanendo sorda alle nostre sollecitazioni per tutto questo tempo e arrivando addirittura a negare di aver ricevuto le nostre lettere che, per sua sfortuna, sono state protocollate al comune.

Dunque, è proprio il caso di dire: era ora! Noi continuiamo a chiederci dove sia stata e cosa abbia fatto dal lontano maggio del 2009 sino ad oggi, ma temiamo che questa domanda rimarrà senza un’esplicita risposta.

Oggi, nei locali del Palazzo dei Carmelitani, si è tornati quindi a parlare di Consulta Giovanile. Abbiamo esternato le nostre proposte e sfruttato l’opportunità di evidenziare gli errori del passato, non per un logorroico gusto della critica, ma perché crediamo fortemente fosse necessario farlo per evitare la loro ripetizione nel futuro.

La discussione si è concentrata essenzialmente su due punti: la questione dello statuto (approvato dal cons. comunale nel 2006) e la proposta di trasformare la consulta da rappresentativa (ogni realtà può far partecipare ai lavori un proprio rappresentante) ad elettiva (a numero chiuso con l’elezione dei componenti).

Riguardo al primo punto, noi crediamo che lo statuto in vigore vada bene così com’è. Ovviamente c’è qualche punto da precisare (ad esempio: il parametro dell’età, dei provvedimenti per le eventuali violazioni dello statuto, un regolamento per l’inserimento di nuovi componenti all’interno della consulta che permetta di evitare certi squallidi giochetti che in passato si sono, ahimè, verificati), ma la struttura dello statuto è complessivamente ottima. Nel passato, sarebbe bastato farlo applicare, ma così non è stato (si pensi alle violazioni degli articoli 7 e 11 compiute dall’ex presidente e “non considerate” dall’assessore al ramo). Da più parti arriva la necessità di stravolgerlo, ma, a mio parere, tale volontà ha certamente dei secondi fini. Anzi sostanzialmente un solo scopo: rendere la Consulta Giovanile un organo cui si possa accedere soltanto mediante elezioni.

A questa possibilità da sempre ci opponiamo. Perché è una scelta di chiusura, un vero e proprio paradosso se si pensa che la consulta dovrebbe servire a stimolare il confronto tra le tante realtà giovanili presenti nel territorio con la speranza di costruire dei progetti comuni. Siamo convinti, e per questo ci batteremo con tutte le nostre forze, che la consulta debba essere un laboratorio di esperienze e proposte e che certamente abbia bisogno di quante più energie si possano mettere in campo.

Si dovrebbe mirare ad ampliare la consulta (facendola funzionare) piuttosto che a chiuderla. Questo giustissimo principio di partecipazione democratica, il cui diritto non può essere negato a nessuna realtà locale, lo abbiamo affermato con forza.

E crediamo di essere stati abbastanza convincenti. Almeno per il momento non ci saranno modifiche allo statuto da vagliare in consiglio comunale, né vi sarà l’elettività dei componenti.

La Consulta è ufficialmente convocata per sabato 23 aprile alle ore 11 per la raccolta delle adesioni. Durante questi 15 giorni che ci separano da tale data, gli uffici dell’assessorato invieranno a tutte le realtà del partinicese gli inviti a partecipare ai lavori, nominando un proprio rappresentante.

E un altro sassolino dalla scarpa ce lo siamo tolti: abbiamo consegnato all’assessore Panzavecchia, per rinfrescarle un po’ la memoria, la copia delle due lettere inviatele nel settembre e nel novembre del 2009. Chissà… magari avrà modo di fare un giusto e necessario mea culpa!

Gianluca Ricupati – coordinatore Giovani Comunisti/e di Partinico 

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