Sabato scorso si è tenuto a Castellammare del Golfo un incontro dibattito sul tema del diritto alla salute. L’incontro, organizzato dal locale Circolo del Partito della Rifondazione Comunista è stato un importante momento di riflessione sulle politiche seguite dal Governo in tema di Sanità Pubblica ed immigrazione.
All’incontro, che è stato introdotto dal compagno Giacomo Galante, erano presenti Salvatore Mazzara, medico, e Giusto Catania, europarlamentare.
Salvatore Mazzara ha evidenziato come oggi l’Italia venga additata come un Paese in cui non si rispettano i diritti fondamentali dell’uomo ed oltre a ribadire la disumanità di un provvedimento che permette ai medici di denunciare alle autorità giudiziarie gli immigrati clandestini, ha posto l’accento sul rischio che ciò comporta per il nostro Paese. Uomini, donne, bambini che hanno messo a rischio la vita per approdare sul nostro suolo saranno obbligati a scegliere tra la denuncia e la malattia, optando con ogni probabilità per la seconda pur di non dover infrangere il sogno di una vita migliore con il conseguente diffondersi di malattie.
Secondo l’europarlamentare Giusto Catania l’attacco alla sanità pubblica rientra in un unico disegno, di matrice di una destra liberista e xenofoba, di smantellamento dello stato sociale e di distruzione di una società fondata sul rispetto dei diritti sociali. Ciò che il Governo sta facendo, attraverso un’opera precisa e puntuale, è trasformare la società italiana dalla sue fondamenta con l’obiettivo di creare una società in assedio, paura per la diversità, per l’altro di creare un clima di guerra tra i poveri. Ma la verità è che l’Italia è un paese vecchio, al collasso demografico, un Paese che necessita del lavoro degli immigrati per il funzionamento dell’economia. Ed in questo clima le politiche xenofobe seguite dal Governo, politiche rientranti nel preciso disegno della creazione di un terreno culturale della competitività in cui l’altro è nemico perché può essere un’insidia alla tua già povera condizione e che ha finito per ridurre gli immigrati a manodopera a bassissimo costo e priva di alcuna tutela.
I Giovani Comunisti/e di Partinico si oppongono ai tagli e le privatizzazioni voluti dal Governo Berlusconi che faranno del diritto alla salute un privilegio di pochi.
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