La mobilitazione del 13 Febbraio indetta dalla Fiom e dalla funzione Pubblica è la prima manifestazione che si svolge dopo la firma dell'accordo separato di Palazzo Chigi, accordo che sottrae al mondo del lavoro diritti acquisiti in anni di lotte. É inoltre un accordo che colpisce le giovani generazioni, il loro futuro, il loro salario, che colpisce le loro famiglie. In un contesto in cui l'accesso al sapere viene fortemente limitato, la perdita del potere d'acquisto dei lavoratori diventa un'ulteriore elemento di irrigidimento delle barriere sociali.Lo sciopero ha il sostegno di gran parte del mondo universitario e studentesco, che da tempo ha avviato una discussione profonda sulla necessità di costruire una alleanza tra mondo del lavoro, della scuola e dell'università. Oggi gli studenti dell'Unione degli Universitari, il sindacato studentesco, hanno lanciato un appello, che rappresenta un segnale importante di sostegno alla mobilitazione. All'appello ha subito risposto la Rete degli Studenti Medi (REDS). Allo stesso modo, il movimento dei collettivi universitari aderisce allo sciopero e sta discutendo nelle assemblee le forme ed i modi per partecipare alla giornata di lotta, nel rispetto delle reciproche identità e pratiche.Quello del 13 Febbraio è uno sciopero di unità tra il mondo del lavoro pubblico e quello privato, e la presenza degli studenti aggiunge un valore, l'unità tra le generazioni, tra il mondo del lavoro e quello del sapere. Questa unità è strategica proprio perché le nuove generazioni sono oggi sottoposte ad un processo di precarizzazione dei tempi di vita, di studio e di lavoro, che li rende una delle categorie più colpite dalla crisi, dalla decadenza della nostra società. "La crisi non la paghiamo" è uno slogan che accomuna,- operai privati, pubblici e studenti - proprio perché vi è un valore comune , primo tra tutti quello della solidarietà.Il sostegno tra Funzione Pubblica e Fiom è reciproco, perché comprendiamo che non esistono società eque che non tutelino ed incentivino adeguatamente il diritto allo studio, il sapere libero ed aperto a tutti.
Invitiamo tutte le studentesse e tutti gli studenti ad unirsi alla nostra lotta.
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