Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

domenica 7 dicembre 2008

LA CRISI LA PAGHI CHI L'HA CAUSATA!

La crisi economica finanziaria non è caduta dal cielo.
È la conseguenza di tre decenni di politiche economiche tanto ingiuste quanto fallimentari. Anni in cui si è precarizzato il lavoro, diminuito il potere di acquisto dei salari, si sono ridotti i diritti sociali: alla casa, alla salute, alla pensione.
Il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti.
Chi era ricco è diventato molto più ricco, mentre lavoratrici e lavoratori, giovani e pensionati sono diventati sempre più poveri, ed è cresciuto l’indebitamento delle persone e delle famiglie.
Ora che la crisi è esplosa, Berlusconi, d’accordo con Confindustria, trova le risorse solo per salvare le banche e le sue politiche antipopolari peggiorano ancor di più la situazione sociale. Gli ultimi interventi annunciati dal governo non compensano minimamente i tagli pesanti su scuola, università, sanità, servizi sociali. Si precarizza ulteriormente il lavoro. Governo e Confindustria, con l’assenso di Cisl e Uil, vogliono modificare il sistema contrattuale per diminuire ancora i salari, dividere i lavoratori, azzerare l’autonomia del sindacato.
CAMBIARE SI PUÒ. RIPRENDERE IL CONFLITTO SOCIALE! CON IL MOVIMENTO PER LA SCUOLA E L’UNIVERSITÀ PUBBLICA, CON GLI SCIOPERI E LE MOBILITAZIONI DEI LAVORATORI.
OGGI È URGENTE BATTERSI PER LA DIFESA DELL’OCCUPAZIONE, PER L’AUMENTO DI SALARI E PENSIONI.
È NECESSARIO LA GENERALIZZAZIONE DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI. È NECESSARIO UN SALARIO SOCIALE PER I DISOCCUPATI. Non è accettabile che a pagare la crisi siano nuovamente i lavoratori. Gli ammortizzatori sociali vanno estesi a tutti i settori e a tutti i tipi di contratto a partire dai lavoratori precari, oggi espulsi dal lavoro senza nessuna garanzia. Va impedito che i lavoratori migranti paghino la crisi due volte con la perdita del lavoro e l’espulsione.
È NECESSARIO CONTRASTARE IL CAROVITA E AUMENTARE SALARI E PENSIONI. Va reintrodotto un meccanismo automatico di adeguamento annuale di salari e pensioni all’inflazione reale. Va previsto il controllo pubblico di prezzi e tariffe. Va rilanciata l’edilizia pubblica e sociale. Vanno abbattuti i mutui sulla prima casa.
LA CRISI LA PAGHI CHI L’HA CAUSATA! Le risorse vanno prese colpendo l’evasione fiscale e contributiva, portando la tassazione sulle grandi rendite finanziarie a livello europeo, tassando i movimenti speculativi dei capitali.
Confindustria e Governo vorrebbero addirittura arrivare ai CONTRATTI INDIVIDUALI, annullando ogni potere reale di contrattazione dei lavoratori. Vorrebbero trasformare il sindacato da rappresentante degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori in “complice” delle imprese e in gestore dei servizi sociali non più garantiti dallo Stato, ma privatizzati.
Rifondazione Comunista aderisce ed invita ad aderire allo sciopero generale indetto dalla CGIL per venerdì 12 dicembre.

MANIFESTAZIONE A PALERMO. 12 DICEMBRE PIAZZA CROCI ORE 9.30.

Autobus da Partinico. INFO: 3287252134 (GIANLUCA).

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