Metà dei banchi consiliari vuoti, gente che va e che viene come se fosse in un hotel, dibattiti inutili e privi di quasiasi utilità politica e civica: è questa la definizione semantica del CONSIGLIO COMUNALE DI PARTINICO del 17 dicembre.
Come in altri casi, espongo una breve cronistoria dell'assemblea comunale, per poi addentrarmi in sintetiche considerazioni politiche.
Il consiglio comunale, previsto per le 19, inizia con una comunicazione del sindaco e con un successivo punto all'ordine del giorno, che riguardava l'assegnazione del titolo di città ad interesse culturale e artistico a Partinico. La giunta relaziona la delibera che dovrà essere poi votata.
Partono le prime urla e passerelle davanti le telecamere, dopo una stupida strumentalizzazione politica dell'evento da parte della giunta, che era stato presentato quasi come un traguardo della giunta Lo Biundo (ed invece era solamente la tappa finale di un percorso molto più lungo).
Le voci si accavallano, i più intraprendenti gridano, poi fanno finta di uscire dall'aula consiliare per disapprovazione, ma quando è giunta l'ora di votare tutti di corsa dentro (sembrava una scenetta natalizia) a dire Sì alla delibera.
Intorno alle 20.30 si passa finalmente al punto che riguarda l'istruzione pubblica. Effettivamente manca quella affluenza popolare che tutti si aspettavano. Rappresentanti del nostro partito, iscritti a parlare negli interventi esterni che il Presidente del Consiglio comunale aveva promesso, 2 docenti e 6-7 studenti del comitato "Una scuola per tutti".
L'orario del consiglio comunale difatti non era quantomeno decente e, poiché era stato rinviato il giorno prima dopo la mezzanotte, molti non erano stati avvertiti o non erano stati avvisati in tempo per poter partecipare. Il consiglio peraltro non era formalmente aperto e perciò nessuno avrebbe potuto intervenire.
Scattano le prime polemiche di alcuni partiti della minoranza (vedi PDL) che, avuta notizia degli interventi esterni da parte di coloro che si erano iscritti a parlare, si ergono a finti protettori dei diritti del mondo della scuola. "Deve farsi un consiglio comunale aperto per farli parlare e noi siamo disponibili" dicono. COSA? Ebbene questi signori nella riunione dei capigruppo riguardo il consiglio comunale straordinario aperto hanno votato NO! Non dimostrano neppure un briciolo di coerenza, ma in fondo meglio così. ALTRO SUCCESSIVO SCOOP: la PDL di Partinico dichiara di non condividere parzialmente il decreto dei propri superiori. Alla domanda che chiede loro di esplicare i punti della riforma ritenuti negativi però non giunge alcuna risposta.
I banchi (e lo potete constatare dalle immagini del consiglio che Telejato ha ripreso) sono deserti. Rimangono seduti in media meno di 10 consiglieri su 30: questa è la sensibilità al tema del consiglio comunale!
Dopo qualche minuto di consuete polemiche (in cui si sentono ripetute affermazioni del tipo "se noi avremmo la possibilità ecc ecc" ecco i danni del maestro unico, sembrava di assistere ad una commedia comica!), il Presidente sospende il Consiglio per fare intervenire coloro che avevano richiesto di parlare. In realtà, interventi fantasma dato che non potevano essere verbalizzati. I 5 interventi promessi diventano tutte le parole che possono essere dette in 10 minuti di sospensione delle attività consiliari. Comunque accontentiamoci per ora, ci siamo detti. Intervengono la prof.ssa Gibilaro (credo anche in rappresentanza del proprio partito) e Gianluca Ricupati (chiamato dal Presidente del Consiglio e da qualche consigliere, in quanto secondo nome della lista presentata). Interveniamo dicendo che sarebbe opportuno rinviare il consiglio comunale, anzi realizzarne uno ad hoc, in un orario che permetta sia agli alunni che ai docenti di intervenire.
Tra le solite polemiche strumentali, le urla (dovute per quel che se n'è capito all'intervento, di fatto neppure iniziato, di un universitario, rappresentante peraltro dei Giovani Comunisti: mi chiedo come mai non avrebbe dovuto avere la possibilità di parola come gli altri, avendo la nostra organizzazione richiesto a gran voce il consiglio comunale straordinario ed essendosi battuta a favore dei diritti della scuola), la seduta riprende e dopo pochi minuti viene sciolta.
Probabilmente, se il Consiglio vorrà fare la "grazia" a coloro che sono sensibili al tema scolastico, se ne riparlerà nella prima settimana di Gennaio. In poche parole, il tempo necessario affinché qualche consigliere comunale possa studiare i decreti del governo e anche un pò di grammatica italiana!
Come in altri casi, espongo una breve cronistoria dell'assemblea comunale, per poi addentrarmi in sintetiche considerazioni politiche.
Il consiglio comunale, previsto per le 19, inizia con una comunicazione del sindaco e con un successivo punto all'ordine del giorno, che riguardava l'assegnazione del titolo di città ad interesse culturale e artistico a Partinico. La giunta relaziona la delibera che dovrà essere poi votata.
Partono le prime urla e passerelle davanti le telecamere, dopo una stupida strumentalizzazione politica dell'evento da parte della giunta, che era stato presentato quasi come un traguardo della giunta Lo Biundo (ed invece era solamente la tappa finale di un percorso molto più lungo).
Le voci si accavallano, i più intraprendenti gridano, poi fanno finta di uscire dall'aula consiliare per disapprovazione, ma quando è giunta l'ora di votare tutti di corsa dentro (sembrava una scenetta natalizia) a dire Sì alla delibera.
Intorno alle 20.30 si passa finalmente al punto che riguarda l'istruzione pubblica. Effettivamente manca quella affluenza popolare che tutti si aspettavano. Rappresentanti del nostro partito, iscritti a parlare negli interventi esterni che il Presidente del Consiglio comunale aveva promesso, 2 docenti e 6-7 studenti del comitato "Una scuola per tutti".
L'orario del consiglio comunale difatti non era quantomeno decente e, poiché era stato rinviato il giorno prima dopo la mezzanotte, molti non erano stati avvertiti o non erano stati avvisati in tempo per poter partecipare. Il consiglio peraltro non era formalmente aperto e perciò nessuno avrebbe potuto intervenire.
Scattano le prime polemiche di alcuni partiti della minoranza (vedi PDL) che, avuta notizia degli interventi esterni da parte di coloro che si erano iscritti a parlare, si ergono a finti protettori dei diritti del mondo della scuola. "Deve farsi un consiglio comunale aperto per farli parlare e noi siamo disponibili" dicono. COSA? Ebbene questi signori nella riunione dei capigruppo riguardo il consiglio comunale straordinario aperto hanno votato NO! Non dimostrano neppure un briciolo di coerenza, ma in fondo meglio così. ALTRO SUCCESSIVO SCOOP: la PDL di Partinico dichiara di non condividere parzialmente il decreto dei propri superiori. Alla domanda che chiede loro di esplicare i punti della riforma ritenuti negativi però non giunge alcuna risposta.
I banchi (e lo potete constatare dalle immagini del consiglio che Telejato ha ripreso) sono deserti. Rimangono seduti in media meno di 10 consiglieri su 30: questa è la sensibilità al tema del consiglio comunale!
Dopo qualche minuto di consuete polemiche (in cui si sentono ripetute affermazioni del tipo "se noi avremmo la possibilità ecc ecc" ecco i danni del maestro unico, sembrava di assistere ad una commedia comica!), il Presidente sospende il Consiglio per fare intervenire coloro che avevano richiesto di parlare. In realtà, interventi fantasma dato che non potevano essere verbalizzati. I 5 interventi promessi diventano tutte le parole che possono essere dette in 10 minuti di sospensione delle attività consiliari. Comunque accontentiamoci per ora, ci siamo detti. Intervengono la prof.ssa Gibilaro (credo anche in rappresentanza del proprio partito) e Gianluca Ricupati (chiamato dal Presidente del Consiglio e da qualche consigliere, in quanto secondo nome della lista presentata). Interveniamo dicendo che sarebbe opportuno rinviare il consiglio comunale, anzi realizzarne uno ad hoc, in un orario che permetta sia agli alunni che ai docenti di intervenire.
Tra le solite polemiche strumentali, le urla (dovute per quel che se n'è capito all'intervento, di fatto neppure iniziato, di un universitario, rappresentante peraltro dei Giovani Comunisti: mi chiedo come mai non avrebbe dovuto avere la possibilità di parola come gli altri, avendo la nostra organizzazione richiesto a gran voce il consiglio comunale straordinario ed essendosi battuta a favore dei diritti della scuola), la seduta riprende e dopo pochi minuti viene sciolta.
Probabilmente, se il Consiglio vorrà fare la "grazia" a coloro che sono sensibili al tema scolastico, se ne riparlerà nella prima settimana di Gennaio. In poche parole, il tempo necessario affinché qualche consigliere comunale possa studiare i decreti del governo e anche un pò di grammatica italiana!
Gianluca Ricupati
2 commenti:
Vero vero..sfilata natalizia anticipata..certo è che vedere tutto il consiglio comunale (o meglio quei pochi che sono rimasti quando si è finalmente iniziato a parlare di scuola) d'accordo sul fatto che questa riforma è semplicemente assurda mi è sembrato un pò strano..cioè non è che sia sbagliato (a parer mio) considerarla una sorta di omicidio dell'istruzione e del libero pensiero (per voler usare un tono tragico) però certe considerazioni così profonde da certe persone io proprio non me le aspettavo..se poi pure i consiglieri dello stesso partito del cavaliere la pensano così siamo prorpio a cavallo!Ma comunque se alle opinioni non seguono i fatti c'è veramante poco da dire.Se c'è qualche figliol prodigo che si batte il petto cercando la giusta via, nessuno gli chiuderà la porta in faccia (da buon cristiano quale si mostra il partinicese medio,che si divide tra la chiesa e la piazza)..Ma si sa che i politici di oggi sono facili prede degli eventi.Con i ragazzi lì davanti a loro, a pochi giorni da natale, potevano mai dar loro delle risposte indesiderate?Meglio tenere calmi gli animi.Che poi in questo periodo si è tutti più buoni!Piccola considerazione finale.. La nostra cara emittente preferita,che sempre si fa portavoce dei propblemi del popolo,giustamente era presente,come ad ogni consiglio comunale.Peccato che ora il nostro caro Maniaci,oltre a giornalista si sia improvvisato opinionista,impartendo i suoi suggerimenti non solo all'elitè dei consiglieri,ma anche alla rappresentanza giovanile che era lì presente,consigliando per l'appunto di andarcene tutti a casa per evitare di fare,cito testualmente, "malafiura".Beh personalmente ritengo che la malafiura l'abbiano fatta più i nostri (o meglio di chi li ha votati) rappresentanti e chi si spende per l'amministrazione di turno,avendo sprecato ancora una volta una buona occasione per tenere la bocca chiusa.
Considerazioni profonde?! Spero che tu abbia ragione e che me ne possa accorgere anche io nel consiglio comunale che secondi voci che mi sono giunte dovrebbe tenersi l'8 gennaio. Per il resto sono d'accordo con la tua analisi, anche abbastanza ironica.. poiché in questo periodo dobbiamo essere tutti più buoni, anche io cerco di rimanere fiducioso rispetto al prossimo consiglio comunale, sebbene sia alquanto difficile. Mi dispiace anche delle affermazioni di Pino Maniaci, che, come hai detto tu, di solito si fa portavoce dei problemi del popolo (e anche a questo problema ha dato risalto attraverso tanti servizi e interviste). Il miglior modo di ricredersi per lui, credo, sarebbe trovarsi di fronte ad una massiccia partecipazione di docenti e studenti nel prossimo consiglio comunale. Mi auguro che questa ci sia e soprattutto ci possa essere, dato che la mattina dell'8 gennaio le lezioni in ogni istituto saranno già ricominciate e gli studenti perciò tenuti ad andare a scuola. Noi questo nel consiglio del 17 l'abbiamo detto nel brevissimo intervento che io personalmente ho fatto. Ma chi vivrà, vedrà!
G.R.
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